L’universo Android è dominato dai processori Qualcomm e in misura minore da alcune società orientali, ma lo scenario potrebbe cambiare. Alcuni dei principali costruttori cinesi e TSMC sembrano stiano stipulando accordi in preparazione della costruzione di processori mobile per la prossima generazione.
A indicare le manovre in questo senso è DigiTimes, testata non sempre precisa nell’anticipare le mosse di Apple ma da sempre molto ben agganciata con il mondo della produzione in Cina e Taiwan. Nell’accordo tra costruttori cinesi e TSMC vengono citati MediaTek, HiSilicon Technologies e anche Spreadtrum Communications: l’obiettivo sarebbe quello di sfruttare le avanzate tecnologie TSMC per realizzare i processori mobile delle prossime generazioni con processi a 16 nanomentri e anche 10 nanometri. La mossa è necessaria per continuare a ridurre le dimensioni dei circuiti, abbattere i consumi e allo stesso tempo aumentare l’efficienza e le prestazioni dei processori per smartphone e tablet.
Per la prossima generazione Qualcomm e Samsung sembra collaboreranno per realizzare chip a 10 nanometri, accordo che sembra anche confermato dal fatto che fino a oggi Qualcomm non avrebbe avviato alcun piano di ricerca e sviluppo sui processi a 10 nanometri negli stabilimenti di TSMC, per anni impiegati per la produzione dei suoi chip. Ancora una volta il nome di Apple spicca tra i primissimi di cui si prevede l’impiego di processi a 10 nanometri di TSMC, per un avvio produzione atteso al più presto tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2017.