Questo sito contiene link di affiliazione per cui può essere compensato

Home » Recensioni » Sanificare oggetti con i raggi UV-C: la prova della borsa e della bacchetta di 59s

Sanificare oggetti con i raggi UV-C: la prova della borsa e della bacchetta di 59s

Pubblicità

Tra i prodotti più richiesti ed offerti di questi mesi di pandemia ci sono, oltre alle classiche mascherine, i disinfettanti per le mani e i termometri ad infrarossi, anche le lampade UV-C.

Basta dare un’occhiata su Amazon, che di solito rappresenta molto bene in trend in fatto di interesse su un prodotto, per accorgersi che intorno a questa specifica nicchia c’è una grandissima offerta.

La quantità non sempre va di pari passo con la qualità, così che proliferano accessori di marche misteriose, inefficaci, o addirittura, pericolosi. Questo è tanto più vero nel caso dei dispositivi UV-C che se per la loro peculiarità possono essere molto utili se usati in specifici contesti e precise modalità, se mal utilizzati possono rappresentare un reale rischio per la pelle e per gli occhi.

Presentare, come stiamo per fare, due lampade UV-C come quelle di 59S che abbiamo prescelto per un test, deve partire proprio da queste premesse.

Anticipiamo che i due prodotti sono in vendita su Amazon ed in sconto grazie ad alcuni coupon dedicati: la borsa 59s si acquista al prezzo di 118.99 euro su Amazon cliccando su questo link diretto ed applicando il codice sconto P55IT30OFF.

La bacchetta 59s si acquista al prezzo di 90.99 euro su Amazon cliccando su questo link diretto ed applicando il codice sconto X5IT30OFF01.

Lampade UV e lampade UVC

Il nostro test delle lampade UV-C prodotte da 59s è partita da un presupposto fondamentale: questa nota del Ministero della Salute, che a sua volta rappresenta una sintesi di un ben più strutturato documento redatto dall’Istituto Superiore della Sanità che spiega come sanificare durante l’emergenza COVID-19, in ambiente non sanitario, superfici, ambienti interni e abbigliamento.

Dato per assodato che la radiazione UV-C, come dimostra anche uno studio di un gruppo di ricercatori italiani, publicato in preprint sulla piattaforma Medrxiv (e reso comprensibile da tutti da questa nota di Adn Kronos) ha “ottima efficacia nel neutralizzare il Coronavirus SARS-CoV-2″, è altrettanto vero che gli stessi raggi possono rappresentare un serio rischio ” per la salute dovuti a dosaggi di raggi UV-A, UV-B, UV-C non conformi alla norme europee.

Anche se si parla prevalentemente di eritema e irritazione congiuntivale quindi danni transitori, non si deve sottovalutare il fatto che le radiazioni UV a lungo andare possono esporre ad un aumento del rischio di tumori alla pelle.

In aggiunta a questo si segnala anche la presenza sul mercato, come appare dal rapporto RAPEX del 10 luglio (Sistema comunitario di informazione rapida sui prodotti non alimentari), di “diversi prodotti che non emettono radiazioni UV-C, “prodotti che di conseguenza, potrebbero non uccidere batteri o virus che, quindi, potrebbero raggiungere l’utente aumentando il rischio di infezione”

Trovare su Amazon prodotti conformi a queste norme, in particolare emissione di raggi UV-C, che hanno ottenuto una certificazione CE, costruiti prodotti da aziende non sconosciute non è facile. Qualcuna di queste però c’è; alla fine, come detto, ci siamo soffermati su due prodotti di 59S: una bacchetta UV-C e un contenitore per sterilizzazione. Li vedete qui sotto

Perché il test di 59s

Come abbiamo spiegato, su Amazon ci sono moltissimi prodotti capaci (o che promettono) di emettere raggi UV-C, ma tra le tante, poche hanno una tradizione e credibilità in questo ambito paragonabile a 59S.

Shenzhen UVLED Optical Technology Co, questo il nome formale di 59s, è un’azienda cinese che da anni opera sul mercato internazionale con una specifica specializzazione nel campo delle lampade UV-C ed è attualmente il maggior produttore del mondo in questo settore: il 50% dei LED UV al mondo escono proprio dalle fabbriche di questa azienda.

Le lampade UV-C LED, certificate da una lunga serie di enti governativi (oltre a CE anche SGS, FDA, EPA) e i dispositivi veri e proprio sono stati presentati a diverse fiere di settore sanitario e adottati da strutture mediche ed ospedali da ben prima che la pandemia si diffondesse generando interesse per questo particolare tipo di lampade.

I LED utilizzati (venduti anche altre aziende del settore) sono prodotti in casa e non generano ozono, un’altro dei rischi delle lampade UV-C. Secondo quanto ci riferisce il produttore, da noi specificatamente interrogato in merito, hanno anche la certificazione EN62471 che garantisce la sicurezza fotobiologica delle lampade LED.

È per questa ragione che i prodotti di 59S sono in vendita in molti negozi italiani, incluse le grandi catene. Questi punti vendita sono costantemente sottoposti a controlli da parte delle autorità e avendo una ragione sociale italiana (oltre che una credibilità da difendere) al contrario di qualche e-commerce privo di scrupoli perché basato in improbabili paesi, non possono permettersi il rischio di fornire ai clienti  dispositivi non certificati o, peggio, pericolosi.

dispositivi UV

Come funzionano le lampade UV-C di 59S

Come funzionano le lampade UV-C di 59S? La risposta è nell’emissione controllata di radiazioni ultraviolette che a determinata lunghezza d’onda sono in grado di rendere inoffensivo un virus o un batterio.

Non scenderemo in eccessivo dettaglio, in primo luogo perché non è questo il luogo né è un elemento di interesse specifico, secondariamente perché Macitynet ha già spiegato diverse cose in questo articolo, e poi, soprattutto, perché non essendo chi scrive uno scienziato rischieremmo semplicemente di ripetere quello che si può leggere altrove.

In sintesi possiamo dire che le lampade UV-C di 59S sfruttano il potere antibatterico della luce ultravioletta (UV); nella banda C, con lunghezza tra i 280 e i 200 nanometri la radiazione è in grado rompere i legami molecolari del DNA e RNA, inattivando o uccidendo batteri virus, spore funghi, muffe ed acari.

I test sulla capacità dell’UV-C di distruggere il COVID-19 non sono stati ancora completati, ma i risultati preliminari sono molto confortanti e confermati indirettamente dal fatto che è provato che altri Coronavirus, parenti assolutamente prossimi del COVIOD-19, come il SARSCoV-1 (causa della SARS) e il MERS-CoV (che causa la MERS) sono distrutti dalle lampade UV-C.

Utilizzo delle lampade UV-C di 59s

L’utilizzo di una lampada UV-C, come quelle di 59s, può essere interessante per vari scopi. Grazie al suo potere virucida e battericida possiamo immaginare di utilizzare una simile lampada per rigenerare le mascherine, rendere sicuri mazzi di chiavi, denaro, smartphone, oggetti come penne biro o block notes, fogli di carta, documenti, tastiere, mouse e in genere ogni oggetto che sia stato maneggiato da altre persone e non possa essere disinfettato in un modo alternativo.

Per fare fronte alla maggior parte delle problematiche di sterilizzazione abbiamo deciso di prendere in esame due differenti prodotti parte delle “home series” di 59S: P55 Pro, una borsa chiusa da una cerniera lampo, e la bacchetta pieghevole e “tascabile” a raggi UV

Due prodotti per due differenti usi

La borsa e la bacchetta hanno differenti utilizzi. La borsa ha discrete dimensioni e rappresenta un buon sistema per sterilizzazione oggetti a più facce; a titolo di esempio un cellulare, una carta di credito, forbici, pinzette, attrezzi di ridotte dimensioni (un cacciavite, una pinza…) un mazzo di chiavi, un telecomando o una penna.

La bacchetta è destinata a superfici più ampie che hanno sostanzialmente una sola faccia o che non possono essere comunque infilati nella borsa; potremmo immaginare di usarla per trattare una piccola scrivania, una tastiera, un telefono, la copertina di un libro, un rubinetto e così via.

Essendo pieghevole la bacchetta può essere infilata in una borsa e portata con sé facilmente anche durante un viaggio e usata per sterilizzare oggetti che si trovano in una camera di albergo e che si ha il sospetto che non siano stati igienizzati correttamente.

La Borsa P55 Pro come è fatta

La borsa P55 Pro è stato il primo dispositivo che abbiamo testato. È un derivato per la casa in miniatura di alcuni dispositivi che si vedono negli ospedali, in laboratori di analisi o presso gli estetisti.  È realizzata in una plastica di buona qualità, cucita e dotata di maniglia e con una robusta cerniera Zip che serve a chiuderla.

All’interno troviamo delle linguette che scendono oltre il bordo del coperchio a scopo di maggior sicurezza; una di queste linguette contiene un magnete che funziona anche da interruttore di emergenza: quando si apre il coperchio le lampade si spengono. Sul fronte abbiamo anche una piccola feritoia con una plastica offuscata per controllare se i LED sono accesi.

All’interno troviamo due letti LED per un totale di 24 lampade. Sempre all’interno troviamo un rivestimento in materiale riflettente per diffondere in maniera uniforme la radiazioni UV-C. Una griglia sostiene gli oggetti staccandoli dal fondo così da rendere “visibile” alla luce anche il loro dorso.

La borsa P55 Pro deve essere alimentata costantemente (non ha una batteria interna); la connessione si trova sul retro della borsa stessa, annegata nella plastica. Una volta collegata alla corrente la luce non si avvia subito; per sterilizzare gli oggetti si deve infatti premere un tasto sul fronte.

Utile per mascherine e piccoli oggetti

La borsa come detto ha discrete dimensioni (25 X 20 X 15) sufficienti per lo scopo che si prefigge: essere un sistema di sterilizzazione domestica o da lavoro per piccoli oggetti. Idealmente in una casa vediamo la P55 Pro come un ottimo sistema per rigenerare mascherine o guanti.

Poiché alcuni dispositivi, è il caso di chiavi o telefoni, sono di uso molto personale la necessità di igienizzarli interviene solo nel caso fossero stati usati da altre persone, ma in questo caso la borsa diventa utile. Chi è particolarmente ansioso la può usare anche per “rendere sicuri” carte di credito o banconote.

In uno scenario professionale questa borsa potrebbe essere messa su una scrivania di un negozio per trattare oggetti che arrivano dai clienti; basti pensare ad un laboratorio che svolge piccole riparazioni. La P55 pro può essere utilizzata anche da un barbiere o un estetista e così via; anche se per queste categorie esistono apparecchiature professionali, la borsa di 59s ha il pregio di avere un costo ridotto.

Per gli alimentari

Ovviamente la borsa potreste usarla anche per altri scopi come sterilizzare un biberon o trattare o confezioni di cibo e alimenti per i quali i raggi UV-C sono innocui e possono prolungare la loro durata nel tempo anche senza ricorrere al frigo, uccidendo funghi, muffe e spore.

In più è provato che i raggi UV-C eliminano totalmente E. coli, Salmonella, Listeria e altri agenti patogeni di origine alimentare; per questo sono un modo sicuro e comprovato per prolungare la conservazione di cibi e bevande. Infatti lampade UV-C sono utilizzate dai produttori di alimentari e dalle catene del cibo.

In questo caso l’unico limite è rappresentato dalle dimensioni; all’interno della borsa non si possono collocare grandi cose: al massimo un frutto, un panino, un toast. Il tutto ovviamente senza confezione visto che la plastica opera da fattore schermante bloccando in gran parte l’efficacia dei raggi UV-C.

P55 Pro, come funziona

Il funzionamento della borsa è semplicissimo. Si apre, si collocano all’interno gli oggetti (attenti a quelli troppo piccoli, la griglia ha aperture piuttosto ampie e potrebbero cadere sul fondo), si chiude la cerniera e si accende. Dopo tre minuti la sterilizzazione sarà automaticamente terminata e le lampade LED spente.

Se per caso aveste improvvisa necessità di uno degli oggetti mentre state sterilizzando, oppure siete distratti, la borsa spegne i LED nel caso il coperchio viene alzato. La sicurezza è quindi garantita. Durante la nostra prova la P55 Pro non ha manifestato alcun problema di riscaldamento; esternamente è fredda. Gli oggetti all’interno anche appena estratti sono solo modestamente tiepidi

Dal punto di vista ergonomico c’è poco da dire; occupa uno spazio ridotto, può essere facilmente trasportata e maneggiata. È anche molto leggera (mezzo KG).

La bacchetta UVC di 59s

Un dispositivo alternativo alla borsa è la bacchetta ai raggi UV-C. Si tratta di un sistema pensato per essere messo dentro ad una borsa e portato in giro; è pieghevole e leggera e contiene una batteria ricaricabile. I materiali, come per la borsa, sembrano di ottima qualità e anche l’ingegnerizzazione è stata ben curata per lo scopo che si prefigge.

Sanificazione via da casa

Come accennato, la bacchetta di 59s è uno strumento pensato essenzialmente per sterilizzare oggetti e superfici quando si è lontani da casa. Il produttore mostra a titolo di esempio il trattamento di oggetti di un albergo, tasti di un ascensore, sedili di un’automobile.

In realtà ci sembra che per casi come questi sia più opportuno procedere con dei guanti usa e getta oppure mediante opportuna disinfezione delle mani. Non ci pare troppo pratico utilizzare per tre minuti il bottone di un ascensore e non socialmente accettabile passare la bacchetta per lo stesso tempo su un sedile di un treno o magari su una sedia di un ristorante.

Ci pare invece che possa essere interessante nel caso si vogliano sterilizzare delle tastiere di un computer o un mouse usato dal pubblico, oppure un oggetto che non potremmo mettere dentro alla borsa P55 Pro. Vediamo come possibile per chi avesse particolari esigenze e preoccupazioni anche la disinfezione di un materasso o delle lenzuola di un albergo o magari di un servizio igienico in un luogo pubblico.

Bacchetta UVC, come funziona

La bacchetta, diciamolo subito, deve essere maneggiata con maggior cautela di quanto non sia possibile fare con la borsa. Questo è dovuto al fatto che qui i LED (20 in tutto) sono del tutto esposti.

In realtà 59s ha predisposto una serie di sistemi di sicurezza, si va dallo spegnimento per mezzo di un sensore di gravità quando il dispositivo viene messo sottosopra, al particolare modo con cui si accende la bacchetta (un rapidissimo doppio click sul tasto), ad una sicura da sbloccare per accendere la lampada, per finire con il cicalino che avverte che le lampade sono accese.

Nonostante sia quindi difficile puntare la luce verso gli occhi visto, nulla però impedirebbe che un bambino o qualcuno inconsapevole dai problemi che derivano dall’esporre gli occhi alla luce UV-C non provi a guardare direttamente i LED. In più trattandosi di una vera e propria lampada è possibile irraggiare la pelle causando irritazioni e bruciature.

Precisato tutto questo, l’utilizzo è molto semplice. La bacchetta va prima ricaricata (per due o tre ore) ottenendo una cinquantina di minuti di autonomia. Una volta accesa la si usa per irrorare con la luce la superficie che ci interessa. Il trattamento prevede un passaggio di 5-10 volte, dice il produttore, su tutta l’area ad una distanza di circa due centimetri. Dopo tre minuti la bacchetta si spegne da sola.

È importante notare se i LED sono accesi non si spengono a bacchetta chiusa. Questo può essere considerato un difetto di progettazione. Si corre il rischio o di consumare batteria o che dimenticandosela accesa un bambino la apra trovandosela in mano attiva, questo nonostante tutte le cautele e i sistemi di sicurezza che il produttore ha messo in atto.

In conclusione

Tutte e due le lampade che abbiamo provato ci hanno fatto una buona impressione generale. Certificazioni a parte, che hanno una rilevanza assoluta quando si parla di accessori con possibili ricadute in fatto di sicurezza, hanno però una destinazione differente di cui tenere conto nella fase di valutazione di acquisto.

La borsa è un prodotto per la casa con funzioni immediatamente intuibili e immaginabili, utile per molti scopi al punto da immaginare di poterne farne un uso davvero quotidiano se si hanno particolari preoccupazioni per la diffusione del virus.

Messa su un mobile può essere impiegata per sterilizzare tantissimi oggetti che ciascuno di noi è costretto a maneggiare costantemente e far toccare ad altre persone. È anche utile in un ufficio o un negozio quando si gestiscono situazioni con oggetti che sono a disposizione del pubblico.

La bacchetta, pur ingegnerizzata con precisione (fatto salvo il dettaglio del mancato spegnimento alla chiusura) ci sembra avere un campo d’utilizzo più ristretto. È studiata per essere portata in giro, ma ci sono poche situazioni dove è preferibile la bacchetta all’uso di igienizzante per le mani o l’uso di guanti.

Piuttosto ci pare più utile in casa o in ufficio per sterilizzare superfici ampie o oggetti che non si possono collocare dentro ad una borsa. È anche un dispositivo da maneggiare con cautela. Per maggior sicurezza è possibile anche acquistare degli occhiali con filtro UV-C che si trovano anche su Amazon.

Prezzi e disponibilità

La borsa 59s si acquista al prezzo di 118.99 euro su Amazon cliccando su questo link diretto ed applicando il codice sconto P55IT30OFF.

La bacchetta 59s si acquista al prezzo di 90.99 euro su Amazon cliccando su questo link diretto ed applicando il codice sconto X5IT30OFF01.

Consigliamo anche di visitare la vetrina Amazon di 5s per scoprire tutte le offerte.

Offerte Apple e Tecnologia

Le offerte dell'ultimo minuto le trovi nel nostro canale Telegram

Offerte Speciali

Dieci regali Apple da acquistare su Amazon con consegna prima di Natale

I migliori prodotti Apple con sconto su Amazon e che arrivano entro Natale

Arrivano in tempo per i vostri acquisti di fine anno. Comodissimi per chiudere un bilancio con le spese più utili per il lavoro.
Pubblicità

Ultimi articoli

Pubblicità