SanDisk cerca acquirenti: questa volta l’anticipazione non arriva dai canali del mondo della tecnologia ma da quello della finanza e delle banche. Secondo Bloomberg SanDisk avrebbe incaricato una banca per sondare l’interesse di potenziali acquirenti, operazione che avrebbe già avuto successo individuando due possibili candidati in Micron e Western Digital. Tutte le società coinvolte non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali trincerandosi dietro il tradizionale “Non commentiamo i rumors” in ogni caso, considerando lo stato ancora embrionale delle trattative e l’autorevolezza della testata che riporta le indiscrezioni, la questione non appare solamente meritevole di considerazione ma anche piuttosto plausibile.
Il valore attuale di SanDisk è stimato in 12,6 miliardi di dollari ma le recenti difficoltà nel mondo delle memorie Flash e storage hanno già dato il via a diverse acquisizioni e accorpamenti, così gli analisti non escludono la mossa, anzi. Per Micron l’interesse in SanDisk è diretto: le due società operano nello stesso settore e una acquisizione permetterebbe di allargare mercato e clienti. Viceversa per Western Digital, storico produttore di dischi fissi tradizionali con piatti magnetici, l’acquisizione di SanDisk rappresenterebbe una ottima occasione per differenziare il proprio business e soprattutto per assicurarsi una presenza autorevole anche nelle memorie Flash.
Oltre alle numerose complicazioni di una cessione di questa portata, nel caso di SanDisk gli analisti avvertono che una eventuale trattativa che andasse a buon fine richiederebbe quasi cercamente il benestare di Toshiba, da anni partner storico di SanDisk: le due società cooperano infatti per la gestione degli impianti di produzione di memoria Flash in Giappone.