Samsung continua a fare ricerche nel campo delle tecnologie Solid State Drive (SSD) arricchendosi ora di un accordo di partnership con Sun Microsystems. In collaborazione con Sun, infatti, l’azienda ha realizzato una nuova memoria flash NAND di tipo single-level-cell adatta all’utilizzo proprio in dispositivi di memoria di massa di tipo SSD, con caratteristiche tali da garantire, a detta di Samsung, “una durata e una resistenza molto superiore rispetto a qualsiasi altra memoria flash attualmente presente sul mercato”.
Le memorie flash, infatti, tendono a deteriorarsi a ogni riscrittura, perdendo progressivamente la loro capacità di memorizzazione nel tempo. Queste nuove memorie sviluppate con Sun estendono in modo considerevole il ciclo di vita di ogni processo di riscrittura dei dati, rendendole ideali per utilizzi in dispositivi che operano continuamente in fasi di lettura/scrittura e non solo in lettura, come per esempio nei computer che agiscono come server.
Il vantaggio delle memorie flash, e in particolare di questi banchi di memoria realizzati con Sun, è la maggiore velocità di prelievo e immissione di dati rispetto agli hard disk tradizionali. Rispetto a questi si registra un incremento di velocità di 100 volte superiore nel numero di trasferimenti di dati per watt di energia consumata. Il risparmio energetico garantito da queste memorie perciò è davvero consistente, soprattutto in server che sviluppano gradi volumi di transazioni input/output.
Gli utilizzi ideali delle nuove memorie sono in applicazioni di video streaming, in tutti i dispositivi che processano un elevatissimo volume di informazioni in tempi brevi, nei motori di ricerca e in altre funzioni tipiche dei server che operano a una velocità di elaborazione di dati elevata.
Samsung sta anche lavorando con i alcuni produttori software per migliorare le performance dei dispositivi in accoppiata ai moderni sistemi operativi. InforWorld, riporta che la società coreana è in contatto con Microsoft lavorando ad una tecnica che permetterebbe di migliorare le prestazioni dei drive SSD con settori da 4Kb (Windows è ottimizzato per leggere dischi rigidi standard inizializzati in settori da 512 byte).
L’accordo con Sun potrebbe portare benefici anche ad Apple: nel futuro Mac OS X 10.6 “Snow Leopard”, infatti, dovrebbe essere supportato di serie (almeno nella versione server) il filesystem ZFS (Zettabyte File System) di Sun con innumerevoli vantaggi dal punto di vista delle prestazioni e delle performance.
[A cura di Mauro Notarianni]