Samsung investe nella società in cui è presente Steve Wozniak, cofondatore di Apple e ora chief scientist di Fusion-io presso la quale si occupa dello sviluppo di unità di archiviazione SSD per server e sistemi di archiviazione.
Non è noto quanto consistente sia l’investimento di Samsung, ma pare che l’accordo preveda anche lo scambio di tecnologie e applicazioni nel campo degli SSD. Fusion-io è interessata alle memorie flash NAND di Samsung e quest’ultima, invece, è interessata ad alcune tecnologie in grado di offrire prestazioni superiori rispetto a quanto prodotto dalla concorrenza.
Nella produzione di unità SSD si ricorre a due differenti tipologie di chip memoria. Le soluzioni che sfruttano SLC hanno prestazioni di alto livello ma, di contro, costi di produzione elevati; le memorie MLC, invece, sono più economiche da produrre ma offrono anche prestazioni inferiori. Fusion-io la scorsa estate ha annunciato lo sviluppo di una nuova tecnica per la gestione delle memorie flash in grado di combinare l’affidabilità della tecnologia Single-Level Cell con i costi di produzione delle memorie Multi-Level Cell.
Come abbiamo varie volte avuto modo di ribadire, le unità a stato solido (SSD) rappresentano un’alternativa avanzata ai rigidi tradizionali. Queste soluzioni offrono vari vantaggi rispetto ai supporti magnetici tradizionali quali: riduzione dei consumi energetici, notevole resistenza, alta affidabilità , minor peso e ottimi livelli prestazionali.
Secondo l’agenzia di ricerche iSuppli, circa il 60% dei notebook disporrà di dispositivi di storage di tipo flash entro il 2010.
[A cura di Mauro Notarianni]