La Corte Suprema ha respinto l’appello di Samsung contro la sentenza con la quale è stato stabilito che l’azienda sud coreana ha inammissibilmente copiato alcune funzionalità dell’iPhone. I giudici hanno hanno mantenuto la posizione a favore di Apple per quanto concerne i brevetti legati ad alcune funzionalità quali la correzione automatica dei testi e il meccanismo di blocco noto come “slide-to-unlock”.
Ad ottobre dello scorso anno il massimo tribunale federale era stato chiamato a occuparsi della multa da 399 milioni di dollari che l’azienda sudcoreana è stata condannata a pagare per aver copiato il design dell’iPhone, importo poi ridotto a 120 milioni di dollari nei vari passaggi del caso in diversi processi e livelli di giudizio. Secondo i sudcoreani, la sentenza di condanna pronunciata nel 2012 è stata “sproporzionata” e i danni dovuti a Cupertino avrebbero dovuti essere calcolati solo sui profitti prodotti dalle parti specifiche su cui ci sarebbe stata la violazione di un brevetto.
Il caso in questione è solo una di una serie di dispute che vedono le due aziende contrapposte dal 2011. A dicembre la Corte Suprema USA aveva deciso che un tribunale avrebbe dovuto rivedere l’ammontare di denaro che i coreani devono ad Apple per avere copiato il design di iPhone. Samsung affermava di non ritenere corretto il versamento dei profitti in questione perché il design incriminato era solo un elemento di dispositivi molto complessi.
«La questione arrivata alla Corte Suprema era su come calcolare l’ammontare che Samsung deve pagare per avere violato i brevetti di Apple» aveva commentato un portavoce di Apple facendo notare che «Non è mai stato messo in discussione» il fatto che Samsung abbia «copiato le nostre idee».