Il giudice Lucy Koh, il magistrato che ha condannato Samsung alla maxi multa con l’accusa di avere copiato Apple e iPhone, ora vuol capire su che basi Cupertino e HTC si sono accordate per mettere fine al loro contenzioso.
La presa di posizione di Koh è molto rilevante perché, di fatto, si affianca a quella di Samsung che nei giorni scorsi aveva insisito, affinché fosse messo agli atti l’accordo Apple-HTC; da parte loro Apple e HTC negano l’autorizzazione agli accessi ai documenti. Apple, dicono gli avvocati della Mela, teme che i dettagli dell’accordo siano usati pretestuosamente, fuori dal contesto dal quale sono scaturiti; anche HTC concorda con Cupertino e vuole far di tutto per proteggere dati, a suo dire, sensibili. HTC in extrema ratio desidera prima conoscere quali sono le argomentazioni di Samsung ed eventualmente fornire solo le parti rilevanti dei documenti.
Koh sembra concordare nel ritenere che esistano validi motivi a sostegno delle posizioni espresse da Apple e HTC (svelare alcuni dettagli potrebbe essere uno svantaggio in future trattative per le aziende coinvolte), ma escluse le parti con i dettagli economici, il giudice non vede alcun motivo o rischi di pregiudizi perché l’accordo non possa essere svelato.
Qualche settimana addietro erano emerse voci secondo le quali l’accordo tra HTC consisteva nel pagamento da 6 a 8 dollari ad Apple per ogni dispositivo venduto. Peter Chou, amministratore delegato di HTC, ha qualche giorno dopo liquidato le stime come esorbitanti. “Sono infondate e molto, molto sbagliate” aveva detto Chou, “Non ho ad ogni modo intenzione di commentare o indicare numeri specifici. Abbiamo trovato un buon accordo con Apple e concluso la questione al meglio”.
Nelle motivazioni presentate per la richiesta di una copia del contratto i legali di Samsung avevano dichiarato che i brevetti e le licenze oggetto del contratto Apple-HTC molto probabilmente sono gli stessi in discussione tra i due colossi. Samsung è principalmente interessata a scoprire se tra i brevetti concessi in licenza da Apple a HTC ci siano anche due brevetti considerati essenziali da Apple e che secondo i legali di Cupertino non potranno mai essere concessi in licenza. Se Samsung riuscisse a dimostrare che gli stessi brevetti sono stati concessi in licenza a HTC sarebbe possibile rimettere in discussione sia l’ammontare del rimborso danni cui è stata condannata in primo grado, sia richiedere l’annullamento del blocco delle vendite di svariati dispositivi in USA.
La prossima udienza è prevista per il 6 dicembre: il giudice di San Jose dovrà prenderà la decisione definitiva sul da farsi con la questione Apple/HTC.
[A cura di Mauro Notarianni]
