Il business delle fonderie che producono chip è cresciuto esponenzialmente con la sempre maggiore diffusione dei processori ARM. Realtà come TSMC che un tempo producevano principalmente chip destinati a GPU sono cresciute enormemente con la decisione di aziende come Apple di progettare “in casa” i SoC per telefoni e tablet. Samsung Electronics è un altro dei pochi produttori al mondo a disporre di fonderie in grado di creare chip ed è da tempo in competizione con TSMC per conquistare nuovi clienti. TSMC da tempo registra una crescita record, è riuscita ad accaparrarsi tutta la produzione dei chip serie Ax di Apple più recenti, e “rubare” ai concorrenti sudcoreani anche altri clienti importanti come Qualcomm e Broadcomm.
Fino a pochi mesi fa Samsung aveva preferito concentrarsi sul processo produttivo a 10 nm, quando TSMC era già pronta con i 7nm. Ora sembra che sudcoreani siano riusciti a siglare accordi con due importanti clienti. La prima è una azienda cinese che produrrà Soc (System on Chip) per dispositivi mobili (probabilmente basati su ARM). Il CEO di TSMC poco tempo addietro ha spiegato che la Cina sta da tempo aggressivamente cercando di costruire in proprio tecnologie per chip con ampi finanziamenti da parte del governo ma al momento deve ancora appoggiarsi a fonderie esterne.
Il secondo cliente di Samsung è una società statunitense non meglio identifica: potrebbe essere sia Nvidia, sia AMD, tutte e due con specifici interessi per chip grafici. Il procedimento di costruzione che verrà sfruttato è l’incisione a 7nm. Samsung conta poi di passare al nodo a 6nm, promettendo che sarà pronto prima dei 5nm di TSMC. Questi ultimi non stanno ovviamente con le mani in mano e da tempo stanno preparando nuovi procedimenti litografici.