Samsung ha ritirato fino ad oggi circa il 85% dei Samsung Galaxy Note 7 con batterie difettose, attraverso il programma di rimborso e scambio attivato dalla società. È la stessa azienda coreana a ricordarlo in un comunicato ufficiale nel quale si forniscono anche altre informazioni sullo stato della spinosa vicenda in cui è incappato il mondo dei cellulari Samsung.
Si apprende così che negli Stati Uniti la maggior parte degli utenti ha scelto di ricevere un altro smartphone Samsung al posto del loro inutilizzabile phablet esplosivo. La società non dice però quanti percentualmente hanno optato per questa possibilità. Ricordiamo che Samsung aveva tentato di raggiungere gli acquirenti del Galaxy Note 7 esplosivo esortandoli a restituire il dispositivo, ottenendo così in cambio alcuni vantaggi, come la possibilità di usufruire di uno sconto su altri prodotti Samsung, sia presenti sia futuri.
Il restante 15% ha deciso di tenere il Galaxy Note 7, o semplicemente non è al corrente delle problematiche e dei rischi correlati a questo dispositivo, l’azienda ha già annunciato che nelle prossime settimane rilascerà un aggiornamento del software che impedirà ai Galaxy Note 7 di ricaricarsi oltre il 60%, scongiurando quindi il pericolo che i dispositivi ancora in circolazione possono esplodere, sempre che l’aggiornamento venga effettivamente installato dagli utenti.
Infine sempre gli Stati Uniti gli utenti riceveranno un avviso anche da parte degli operatori telefonici che inviteranno gli attuali possessori di Samsung Galaxy Note 7 a restituirlo il prima possibile.