Anche Samsung annuncia i suoi risultati finanziari da record per l’ultimo trimestre 2012, con un profitto di 5.9 miliardi di Dollari; un risultato che, a detta di Samsung stessa, è stato guidato principalmente dal settore mobile, responsabile del 60% dei guadagni dell’azienda sud-coreana, segmento marchiato dal successo commerciale dell’ultimo Samsung Galaxy S3 e dal Galaxy Note, i due dispositivi di fascia alta.
Samsung avrebbe venduto circa 50 milioni di smartphone nell’ultimo quarto, praticamente il doppio rispetto agli iPhone di Apple. Leggere cifre di questo tipo non può che condurre i pensieri all’attuale processo che vede la Mela affrontare l’azienda sud-coreana a livello legale, con accuse riassumibili con il plagio e lo sfruttamento non autorizzato di brevetti tecnologici.
E’ però interessante soffermarsi su un aspetto emerso dalle carte ufficiali che sono scivolate al di fuori dell’aula di tribunale. Osservando memo interni e comunicazioni strategiche interne all’azienda di Seoul, l’aspetto più sorprendente è quanto velocemente Samsung abbia inteso la rivoluzione smartphone che l’iPhone ha prodotto sul mercato.
A partire dall’mmediata comprensione di dover il prima possibile adottare display touch-screen a capacitivi in luogo dei vecchi resistivi, la strategia di Samsung è stata dichiaratamente votata a battere Apple, concentrandosi sul segmento smartphone e tendendo in un certo senso di prendere ispirazione dall’operato della Mela.
Emerse quindi la necessità di offrire gli stessi servizi offerti da iTunes, seguire linee di design che potessero fare breccia negli interessi dei consumatori quanto un iPad o un iPhone, posizionarsi strategicamente nelle stesse fasce di prezzo presidiate (e non) dalla Mela e proporre messaggi pubblicitari che attaccassero direttamente la rivale sullo stesso terreno di battaglia.
E’ evidente quindi la grande differenza fra Samsung da una parte e altri attori come Nokia e RIM dall’altra, che non hanno compreso fin da subito la direzione in cui il mercato avrebbe virato, sottovalutando l’impatto commerciale di un iPhone e il conseguente cambiamento dei gusti dei consumatori.
Emblematica una nota proveniente da un meeting a livello dirigenziale in Samsung, dove la preoccupazione espressa fu quella di premere per abbandonare la competizione con Nokia e concentrarsi su Apple, prendendo ispirazione dal suo crescente successo.
Un’ispirazione che secondo la Mela si è spinta fino al plagio. Sarà il giudice statunitense ad entrare più nel merito della questione, ma certamente a Samsung va attribuita una prontezza strategica, che gli ha consentito di prevedere l’evoluzione del mercato della telefonia post-iPhone, strappare ad HTC la parte di principale alleato di Google, diventare così il principale produttore di cellulari Android la prima società del settore in termini di fatturato.
Fonte: Reuters, Documenti Ufficiali processo Apple – Samsung