Prosegue il braccio di ferro, anche mediatico, fra Samsung e Apple: questa volta l’argomento è il mercato delle TV dove Samsung è leader, ma sul quale si estende da qualche mese l’ombra di un futuro sistema televisivo marchiato Apple, che lo stesso Steve Jobs avrebbe definito rivoluzionario prima della sua scomparsa.
Philip Newton, uno dei pezzi grossi di Samsung Australia, ha, a questo, riguardo sminuito l’aspettativa attorno alla futura Apple TV, riducendo la “rivoluzione” auspicata da Jobs alla sola tematica della connettività. “Noi ce l’abbiamo da 12 mesi, non c’è nulla di nuovo, è nuovo per loro perché non facevano parte di quel mercato” dice Newton al Sunday Morning Herald australiano.
“E’ una vecchia novità per quanto riguarda gli attori tradizionali del mercato, e l’abbiamo ampliato con cose tipo controllo vocale o tecnologia touch; i telecomandi delle tv hanno touch pad”. Newton si dichiara poi sicuro certo della posizione di mercato di Samsung e molto probabilmente non saranno sorpresi da qualunque tecnologia Apple possa presentare.
“Abbiamo prodotti in cantiere già fino al 2014, quindi abbiamo una discreta idea di quello che sta succedendo e succederà”. La difensiva di Samsung però lascia trasparire un certo interessa da parte dell’azienda coreana a proposito di quello che potrebbe celarsi dietro alla futura TV Apple (su cui ribadiamo ancora nulla è sicuro, nonostante le certezze di Newton), proprio perché si tratterà di un mercato di primaria importanza per la società del Galaxy S.