Il prossimo Samsung Galaxy S7 potrebbe anticipare il suo arrivo per sfidare direttamente iPhone 6s. L’indiscrezione parte dal magazine Newsis ed è rimbalzata velocemente in rete, seppur portando con sé qualche dubbio sulla sua attendibilità: secondo le fonti del Newsis, Samsung avrebbe anticipato la produzione del prossimo smartphone di circa 2-3 mesi, con l’obiettivo di presentare il nuovo dispositivo sul mercato entro la fine del 2015, verosimilmente nell’ultimo trimestre dell’anno, giusto in tempo per rompere le uova nel paniere ad Apple e contrastare il lancio del prossimo modello di iPhone. L’obiettivo di Samsung sarebbe quello di tentare di saturare l’offerta sul segmento hi-end del mercato smartphone, riducendo i margini di manovra della rivale.
Il lancio di un nuovo Galaxy in contemporanea con il prossimo iPhone 6s potrebbe forse essere utile ad infastidire Apple, solitamente abituata a presentare i suoi nuovi dispositivi in solitudine, senza il confronto diretto con concorrenti-novità, ma la scelta di anticipare il lancio di un nuovo Galaxy S7 potrebbe anche rivelarsi un’arma a doppio taglio. Da una parte il Galaxy S6 sarebbe costretto ad un ciclo di vita molto breve danneggiando massicciamente le vendite e i profitti di un prodotto su cui i Coreani hanno scommesso molte carte, dall’altra potrebbe essere il Galaxy S7 a pagare dazio: potrebbe infatti togliere un po’ di visibilità ad iPhone, ma sarebbe costretto a competere direttamente e fianco a fianco con un prodotto che si annuncia, come sempre, molto forte. Se a questo si aggiungono anche le indiscrezioni che vorrebbero il lancio del prossimo Samsung Galaxy Note 5 e di una nuova versione del Samsung Galaxy S6 con schermo più ampio, il cosiddetto Samsung Galaxy S6 Plus, il rischio di sovraccaricare il segmento premium sarebbe molto elevato.
Considerando anche il ciclo di produzione storico di Samsung, che prevede un aggiornamento della linea ogni 12 mesi con presentazione e lancio del nuovo prodotto durante la prima metà dell’anno, l’idea che l’azienda possa decidere di anticipare il suo ciclo produttivo e lanciare un nuovo dispositivo con due o tre mesi di anticipo obbliga, quindi, a mantenere vivo qualche dubbio sull’attendibilità delle informazioni diffuse.