Il Samsung Galaxy S10 5G non è affidabile d’estate salvo che non viviate in un posto fresco come l’Islanda. È la conclusione cui arriva il Wall Street Journal spiegando che nei test effettuati lo smartphone in questione spesso passa automaticamente alla connessione 4G per via del surriscaldamento.
Un portavoce dell’azienda sudcoreana ha riferito al quotidiano statunitense che il comportamento si verifica quando le temperature arrivano a una determinata soglia, in modo da minimizzare il consumo di energia e ottimizzare la durata della batteria. “Man mano che la tecnologia e l’ecosistema 5G evolverà, le cose miglioreranno”, promette ancora il portavoce di Samsung.
Non mancano ad ogni modo aspetti positivi. «Dopo circa 120 test, viaggi in 12 città camminando per miglia e un po’ di vesciche ai piedi”, riferisce il redattore del WSJ, “posso dire che il 5G è molto veloce… quando trovate questa connessione, siete all’esterno e la temperatura è quella giusta. I risultati ottenuti comprovano che il 5G non è assolutamente pronto. Come qualsiasi nuova altra tecnologia, lascia ad ogni modo intravedere uno scorcio di futuro».
Il redattore del WSJ evidenzia velocità di 1.800 megabit al secondo sulla rete Verizon in centro a Denver, in altre parole la possibilità di scaricare la nuova serie di “Stranger Things” da Netflix – 2.1 gigabyte di video – in 34 secondi. Lo stesso download richiede oltre un’ora con una connessione 4G, mentre la velocità del 5G permette di scaricare file da 10GB con video e immagini da Google Drive in 2 minuti e mezzo.
Ad aprile di queast’anno in Corea del Sud vari utenti hanno lamentato un problema con il Samsung Galaxy S10 5G: l’impossibilità di passare automaticamente da 5G a LTE nelle aree non coperte dal servizio 5G. I Galaxy S10 5G si disconnettono nello switch da 5G a LTE e questo accade con tutte i tre principali operatori di telefonia della nazione.
Nelle aree dove il segnale 5G non arriva, il Galaxy S10 5G dovrebbe agganciare il segnale LTE ma gli utenti riferiscono che la connessione cade continuamente e che è necessario riavviare più volte i dispositivi prima che il collegamento effettivamente avvenga.