La faccenda Galaxy Note 7 e dei problemi alla batteria di alcuni dispositivi sta diventando, è proprio il caso di dirlo, esplosiva. L’ultimo inconveniente è capitato su un volo Southwest Airlines da Louisville a Baltimore, evacuato mentre l’aereo era ancora sulla pista dopo che è stato individuato del fumo a bordo.
Com’è facile immaginare il fumo proveniva da un dispositivo Samsung; inizialmente non era chiaro il modello esatto dello smartphone ma The Verge ha confermato che non solo era un Galaxy Note 7 ma era uno di quelli con l’icona batteria verde, segno che – in teoria – dovrebbe permette di identificare i dispositivi classificati come “sicuri”.
Il proprietario del dispositivo, il sig. Brian Green, ha affermato che il dispositivo era stato spento, come richiesto prima da un assistente di volo. Secondo Green, il Note ha cominciato a produrre fumo mentre era nella sua tasca; forse per la paura ha lasciato cadere il dispositivo sul tappeto a terra, peggiorando la situazione: il telefono – probabilmente a causa del calore prodotto – ha fatto scattare un principio d’incendio. Per fortuna nessun incidente grave, escluso il danno alla moquette. Il proprietario del dispositivo ha dichiarato di avere solo usato una base a induzione wireless per ricaricare il dispositivo e che prima che questo cominciasse a emettere fumo, la carica era indicata all’80%. Il Note 7 è nelle mani dei vigli del fuoco di Louisville (che stanno indagando sulla faccenda) e Green avrebbe nel frattempo già comprato un iPhone 7.
Si tratta dell’ennesimo episodio che vede protagonista il nuovo dispositivo di Samsung. L’azienda sud coreana ha negli ultimi giorni bloccato la produzione, richiamato i dispositivi difettosi sostituendo la batteria con un modello che, in teoria, non dovrebbe creare problemi. Anche in Cina si è verificato un problema simile su un modello considerato sicuro. Altra emergenza simile si era verificata su un volo di linea indiano, da Singapore a Chennai.