Alla fine quello che molti paventavano è accaduto. Samsung ha fatto l’unica mossa possibile relativamente alla questione batteria dei Galaxy Note 7: ha interrotto la produzione dello smartphone riconoscendo che non è più possibile sapere quali sono effettivamente i modelli pericolosi e quali no.
Un portavoce dalla casa sudcoreana al Wall Street Journal ha confermato che il dispositivo non è più in produzione; conferma ottenuta anche dal sito TechCrunch. Non è chiaro quali siano i motivi che hanno spinto l’azienda a bloccare per sempre la produzione ma non è difficile immaginare che la decisione ha a che fare con la sicurezza dei clienti.
Questa mattina sul sito dell’azienda è comparso un comunicato nel quale si parlava dell’interruzione della produzione: “Stiamo lavorando con le autorità competenti per indagare sui recenti casi che riguardano i Galaxy Note 7. Poiché la sicurezza dei clienti rimane la nostra priorità, Samsung chiede a tutti gli operatori telefonici e ai partner commerciali di tutto il mondo di bloccare le vendite e gli scambi dei Galaxy Note 7 mentre l’indagine è in corso”. E ancora: “Ci impegniamo a lavorare diligentemente con le autorità competenti per risolvere la situazione. I clienti con un Galaxy Note 7 originale o con un Galaxy Note 7 sostitutivo devono spegnere il loro dispositivo, smettere di usarlo e sfruttare le opzioni messe a disposizione” (es. rimborso).
Samsung è stata criticata per la scarsità di trasparenza nella vicenda, e per avere reagito in modo irresponsabile, nonostante i potenziali rischi concreti per gli utenti. Oltre ai danni monetari (prima per il richiamo, poi per il nuovo package che avrebbe dovuto consentire di individuare i modelli – in teoria – non difettosi, il rientro dei prodotti pericolosi in patria, ecc.) il danno in termini di immagine è incalcolabile. Come abbiamo già scritto qui, Il brand Note ma anche di Samsung nella mente dei consumatori potrebbe essere, d’ora in poi associato a dispositivi “pericolosi ed esplosivi”, una situazione da non augurare a nessuna azienda al mondo e che richiederà probabilmente anni prima di essere un ricordo…
Secondo qualcuno non sarebbe esagerato dire che abbiamo probabilmente assistito alla morte “in diretta” di Samsung sul versante telefonia cellulare. Il brand è potente e metterà in piedi tutti i possibili modi per porre rimedio alla situazione Galaxy Note 7 ma il danno in termini di immagine, non sarà facile da affrontare e superare. Vedremo se sarà davvero così.