Per la prima volta nella storia dell’azienda, il personale di Samsung Electronics ha scioperato venerdì 7 giugno.
Lo riferisce il sito The Verge spiegando che l’astensione collettiva dal lavoro è arrivata in un momento nel quale la società coreana si trova a fronteggiare l’accresciuta concorrenza di altri produttori di chip, in particolare per la domanda di chip per l’AI in crescita.
Il National Samsung Electronics Union (NSEU), il più grande dei sindacati dell’azienda, ha sollecitato un giorno di sciopero nel complesso di edifici di Samsung a Seoul nell’ambito di negoziati per il pagamento di bonus e diritti ad aspettative, trattative che a quanto pare sono da tempo a un punto morto.
Il New York Times riferisce che la maggioranza dei lavoratori che ha aderito allo sciopero fa parte della divisione chip di Samsung (tecnicamente, Samsung Electronics è solo una società controllata da quella principale, composta da divisioni dedicate a tecnologia di consumo, elettrodomestici e semiconduttori; Samsung è un conglomerato che controlla settori immobiliari, della vendita al dettaglio, assicurazioni, produzione di alimenti, hotel e molti altri ambìti).
Non è chiaro quanti dei circa 28400 dipendenti abbiano partecipato all’astensione indetta dall’NSEU, ma da più parti si segnala come improbabile un impatto dello sciopero nella produzione di chip o come causa di una scarsità nella disponibilità di componenti.
Ciò premesso, la manifestazione è avvenuta in un momento poco felice per Samsung, con tensioni che già si trova a dover affrontare nelle sue attività per la produzione di chip. Lo scorso anno quest’ultima divisione ha riportato perdite per 15mila miliardi di won (11 miliardi di dollari), segnando il minimo in termini di utili operativi degli ultimi 15 anni. Il boom nel settore AI a quanto pare ha avuto un ruolo di rilievo nel massiccio calo degli utili. Da sempre Samsung è leader nella produzione di chip di memoria ad elevata larghezza di banda, quelli ora particolarmente richiesti per alimentare le AI generative; il declino riportato lo scorso anno sembra sia stato in parte causato dal fatto che l’azienda si è trovata impreparata all’aumento della domanda, consentendo alla locale rivale SK Hynix di conquistare il settore.