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Samsung ed Apple: nemici-amici, tra concorrenza e collaborazione

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Se fosse uno stato sentimentale su Facebook, il rapporto fra Apple e Samsung potrebbe essere perfettamente descritto dell’ormai popolare attributo “relazione complicata”. Lo scontro legale e mediatico fra Samsung e Apple sembra infatti rappresentare una sola sfaccettature della partership fra i due giganti tecnologici: come riporta Reuters i vertici delle due aziende si sono incontrati subito dopo il verdetto per discutere a proposito delle loro relazioni in termini di fornitura di componenti, area in cui Cupertino e Seoul sono strettamente legati da anni.

Al meeting hanno partecipato solo dirigenti Samsung responsabili della componentistica, segno di una specifica volontà nel mantenere la competizione commerciale e la partnership hardware decisamente slegate. “Il contratto di fornitura rimane una questione separata dal contenzioso e non ci sarà alcun cambiamento, andrà va avanti” ha dichiarato un dirigente Samsung. 

Apple è uno dei principali clienti di Samsung nella fornitura di chip, anzi il principale visti i volumi generati da iPhone e iPad; ma anche schermi e memorie DRAM e NAND sono in larga parte di produzione Samung. Samsung non potrebbe rinunciare a cuor leggero ad un cliente come Apple, ma anche per la Mela è difficile fare a meno delle forniture di Samsung, non essendo i suoi altri partner (come Toshiba, SK Hynix ed LG) in grado di sostenere da soli la domanda sempre crescente di Cupertino. Nel caso di iPhone, per esempio, l’hardware Samsung è pari al 26% dell’intero costo del telefono della Mela.

La relazione quindi fra le due aziende evidenzia un rapporto di amore/odio o, se vogliamo, una convivenza quasi obbligata a cui tutte e due si devono rassegnare anche se (soprattutto da parte di Apple) nel corso degli anni le due parti hanno cercato di mitigare tale dipendenza reciproca, con Samsung alla ricerca di altri clienti cui vendere le proprie forniture e viceversa Apple in esplorazione alla ricerca di alternative significative all’azienda di Seoul, come ad esempio LG e Sharp che dovrebbero fornire gli schermi per il prossimo iPhone, o TSMC che potrebbe essere incaricata di produrre i processori di prossima generazione (ma non, salvo sorprese, dell’iPhone 5).

Non è detto che nel futuro i rapporti tra le due aziende non possano deteriorarsi anche sul mercato hardware e sicuramente il memo inviato da Samsung ai suoi dipendenti nella giornata di oggi non gioca a favore di una strategia di riappacificazione. Samsung ricorda – parlando al passato – come Apple sia sempre stato un importante partner, ma evidenzia nuovamente come Cupertino abbia rifiutato di venire a patti e di preferire le vie legali, ottenendo per giunta in USA un risultato ben diverso da quello che – rimarca il memo – è stato ottenuto in molti altri paesi del mondo, dove i verdetti dei tribunali hanno avuto una esito in molti casi opposto.

“La storia ha dimostrato che deve ancora nascere una società che ha conquistato i cuori e le menti dei consumatori oltre ad una crescita continua, quando il suo mezzo principale per la concorrenza è stato il totale abuso dei brevetti, non la ricerca dell’innovazione. Confidiamo che i consumatori e il mercato possano essere a fianco con coloro che danno priorità all’innovazione rispetto alle controversie, e noi dimostreremo al di là di ogni dubbio.”

Le parole con cui si chiude la lettera che Samsung ha inviato ai suoi dipendenti, comprensibilmente preoccupata anche del tonfo in borsa che ha visto le azioni sud coreana perdere 7 punti percentuali, mentre Apple contrariamente festeggiava anche in borsa, sembrano contenere una minaccia per il futuro, anche se al momento le armi dell’azienda asiatica, a fronte di volumi come quelli generati da Apple, sembrano essere spuntate. Non diversamente Cupertino non sarebbe assolutamente in grado di trovare in tutto il pianeta un partner come la rivale quando si parla di fornitura di componenti essenziali al suo successo, anche se certamente non disdegnerebbe non dover andare a bussare alle porte di Seoul per ordinare pezzi che inevitabilmente finiscono per rivelare le sue intenzioni in fatto di progettazione di nuovi dispositivi, quei nuovi dispositivi che puntualmente fronteggiano quelli Samsung.

Per il momento comunque ciascuna delle due parti, paradossalmente, deve augurarsi il successo della rivale: Samsung deve sperare che il nuovo iPhone 5 venda bene, così da fornire più pezzi possibili, senza uccidere il mercato dei Galaxy, ed Apple che i coreani siano in grado di avere un output di qualità e di quantità, così da sostenere la domanda che in caso contrario potrebbe contrarsi e dare spazio ai Galaxy….

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