Sia Samsung, sia LG hanno non meglio identificati problemi nella produzione di display OLED da 55” e le TV che usano questi pannelli non potranno essere commercializzate prima del 2013. Secondo DisplaySearch saranno 500 in tutto il numero totale di TV da 55” che saranno commercializzate quest’anno, citando cicli di produzione molto bassi. Stando a quanto riportato in una precedente relazione, LG Display sta a questo proposito pianificando per il 2015 la conversione a pieno regime di una delle fabbriche coreane che produce pannelli LCD.
I risultati attesi in termini di efficienza e resa per gli AMOLED, non sembrano ad ogni modo corrispondere alle attese, almeno al momento. Come se non bastasse, il costo del materiale necessario per la creazione degli AMOLED non diminuisce a causa del numero esiguo di fornitori.
La tecnologia White OLED di LG sfrutta diodi rossi, verdi e blu e permette di produrre a parità di tempo un numero maggiore di pannelli, a costi più bassi e con tassi di errore inferiori rispetto alla concorrenza. L’AMOLED da 55” di Samsung usa una struttura RGB (red/green/blu) orizzontale che richiede una tecnologia produttiva denominata Fine Metal Mask (FMM) per il patterning dei materiali AMOLED e questa richiede più tempo e ha costi maggiori rispetto alla concorrenza.
Qualche settimana addietro, LG ha denunciato la connazionale e arci-concorrente Samsung (stessi, identici target di mercato) per la violazione di alcuni brevetti legati alla tecnologia OLED. All’IFA di Berlino tutte e due le aziende hanno presentato uno Smart TV OLED da 55” differenti in alcuni dettagli ma con tempismo che ha lasciato perplesso più di un osservatore.
[A cura di Mauro Notarianni]