Ripagare Apple con la stessa moneta: quella dei brevetti sfruttando una potente alleanza trasversale, quella con Google. Ecco il pensiero che corre nella mente di Samsung dopo il doloroso blocco preliminare delle importazioni per il Samsung Galaxy Tab e il Galaxy Nexus negli Stati Uniti, ottenuto da Cupertino.
A fornire alcuni dettagli su quel che si sta pianificando nelle segrete stanze dell’azienda di Seoul è il The Korea Times, secondo il quale Samsung e Google starebbero lavorando su un piano di scambio di brevetti per costringere Apple, a sua volta, ad uno scambio: per poter utilizzare brevetti detenuti da Samsung Google, la Mela dovrà concedere i suoi in licenza. Una pratica spesso utilizzata da numerose aziende e ben conosciuta anche a Cupertino: Apple e Microsoft si sono vicendevolmente concesse numerose licenze per brevetti detenuti luna dall’altra.
Se la notizia fosse confermata, sarebbe una delle rarissime occasioni in cui Google si muove in prima persona nel contesto della jungla di controversie legata alle continue schermaglie fra Apple e i produttori Android. Oltre ovviamente alle cause aperte con Motorola (che ormai per quanto riguarda la mobilità è una sola cosa con Google), l’unico precedente riguarda HTC, che ha beneficiato di un intervento di Google in una precedente causa contro Apple.
I coreani per ora non commentano le indiscrezioni. «E ‘troppo presto per presentare la nostra strategia (con Google) nella battaglia legale, ma faremo del nostro meglio per ottenere più royalties da Apple, che ha beneficiato della nostra tecnologia,” ha detto un insider Samsung alla testata sud-coreana. Voci a margine però avrebbero già anche individuato i cardini dell’alleanza: Google potrebbe dare man forte a Samsung mettendo sul piatto della bilancia i brevetti detenuti ora in virtù dell’acquisizione di Motorola, estendendo maggiormente la portata del conflitto legale.
Samsung dovrà in ogni caso affrettare il più possibile le sue mosse: alcuni osservatori stimano che il blocco delle importazioni dei due dispositivi Galaxy potrebbe costare all’azienda circa 200 milioni di dollari, 120 milioni per due mesi di stop del Galaxy Nexus e 80 milioni per quello del Galaxy Tab 10.1.