Secondo alcune indiscrezioni online Samsung e Google avrebbero recentemente stretto nuovi accordi secondo cui l’azienda di Seoul inserirà nei suoi dispositivi Android precaricate le applicazioni di Google legate all’intrattenimento, ovvero tutte le applicazioni tipiche del Google Play, come Google Play Music, Google Play Movies, favorendo così la diffusione dei servizi multimediali e di intrattenimento di Mountain View. Secondo quanto si legge in rete, Google starebbe iniziando a preoccuparsi della tendenza di alcuni produttori di commercializzare dispositivi senza includere applicazioni significative del Google Play Store, contribuendo così a segnare una netta linea di divisione fra il sistema operativo open-source di Mountain View e i suoi servizi. Secondo ABI Research il 25% dei dispositivi spediti nell’ultimo trimestre del 2013 non disponeva dei servizi di Google.
L’azienda si è quindi rivolta a Samsung, che aveva già mostrato segnali di volersi allontanare dallo spirito originario di Android già al CES, mostrando la Magazine UX, per molti frutto di un’ispirazione nei confronti di Windows Phone. Preoccupata di questo allontanamento, Google avrebbe preso accordi con Samsung per convincere l’azienda del Galaxy a spingere i suoi servizi, forse a discapito delle alternative offerte da Samsung stessa. Ricordiamo che la stessa Samsung infatti offre molti servizi complementari a quelli di Mountain View. Al momento non è chiaro che cosa avrà in cambio l’azienda del Galaxy, forse una partnership privilegiata o forse una percentuale dei ricavi pubblicitari o di vendita.
Di sicuro questo accordo presta il fianco a diverse analisi che vedono Google in una posizione difficile, nel tentativo da una parte di mantenere Android un sistema open-source e a disposizione di tutti mentre dall’altra resta impegnata a far sì che l’apertura di Android non diventi un arma a doppio taglio capace a lungo termine di rendere Google stessa meno rilevante all’interno dell’ecosistema.