Tizen continua ad essere un’alternativa percorribile per Samsung: secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, l’azienda avrebbe deciso di spostare di mansione circa 500 dei suoi ingegneri impegnati attualmente nella divisione mobile, per lavorare sui dispositivi con connessione integrata, per demotica ed automazione. Non è ben chiaro quali siano le strategie dell’azienda, che con questa mossa potrebbe indebolire il suo business mobile, ma probabilmente Samsung vorrebbe evitare di dover puntare su Android anche nel crescente mercato della “internet delle cose” dove gli ecosistemi al momento sono ancora in fase di sviluppo e diffusione, offrendo alle persone fin da subito un’esperienza basata su Tizen.
Lo stesso tentativo è stato fatto nel settore smartwatch, ma fino ad oggi senza fortuna; inoltre gli attesi smartphone con sistema operativo Tizen non sono ancora giunti su mercati significativi e fino ad oggi Samsung non è riuscita in alcun modo ad affrancarsi da Android. Per quanto riguarda gli smartphone, riemerge l’indiscrezione secondo cui l’azienda sarebbe pronta a lanciare il primo dispositivo Tizen in India, uno smartphone low cost che potrebbe consentire all’aziende di guadagnare qualche quota di mercato in un paese emergente. Ancora una volta sarà necessario osservare se il lancio sarà nuovamente rimandato, così come successo sempre in passato per ogni smartphone Tizen prematuramente annunciato.