I proprietari di iPhone? Inchiodati a una presa di corrente, gente che sta appiccicata a un muro, schiavi della batteria. A descrivere in questo modo i possessori del telefono di Apple è Samsung, in uno spot che sta circolando in queste ultime ore negli Stati Uniti.
Il filmato pubblicitario punta l’obiettivo sulla limitata autonomia dell’iPhone, in contrasto con le soluzioni che consentono all’S5 di dare a chi lo usa le massime garanzie in fatto di operatività. Nel breve filmato pubblicitario si vede una schiera di persone sedute a terra, appoggiate a un muro che cercano di ricaricare da prese di fortuna i loro iPhone; altre che vagano nei bagni di un aeroporto a caccia di una presa, altre ancora che si contendono i pochi punti dove è possibile dare corrente ai dispositivi. Nello stesso tempo altre persone, assai più serene e felici, maneggiano i loro Samsung S5 senza preoccupazioni. Qualcuno cambia anche le batterie suscitando stupore e invidia nei wall huggers, gli abbracciamuri, come li chiama il filmato, una razza sfortunata e obbligata a vivere in completa dipendenza della batteria del proprio telefono che detta loro dove stare e con chi stare “e impedisce la libertà di godere anche delle cose più basilari, come prendersi un drink, condividere un momento spensierato con i propri colleghi di lavoro, o sedersi accanto a qualcuno che si conosce».
Non è certo questa la prima volta che Samsung va all’attacco di iPhone e dei suoi utenti, ma la carica a testa bassa contro l’autonomia del telefono rivale è una novità determinata dalla volontà di mettere in evidenza una funzione specifica dell’S5, la modalità risparmio energetico che si può attivare quando si ha necessità di prolungare al massimo una carica ormai giunta ai minimi termini. In questa condizione operativa, il telefono spegne tutte le funzioni radio eccetto quelle per la rete cellulare e passa da LTE a 3G, chiude anche l’accesso alle applicazioni e mette lo schermo in bianco e nero. In questo modo, dice Samsung, si possono avere anche 24 ore di autonomia supplementare partendo da solo il 10% di carica restante.
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