Nelle scorse ore la quotazione delle azioni Samsung ha perso il 6% volatilizzando 12,4 miliardi di dollari di valore della capitalizzazione della multinazionale sud coreana. Si tratta di un brusco ribasso che ricorda molto da vicino la spirale negativa subita da Apple negli scorsi mesi, arrestatasi solo dopo l’operazione di riacquisto del capitale per un valore di 100 miliardi di dollari e un incremento del 15% nei dividendi da parte di Cupertino.
La dinamica di quanto sta accadendo a Samsung in queste ore risulta ancora più simile al caso della Mela tenendo presente che la corsa alle vendite dei titoli è cominciata per i timori di vendite in calo dello smarpthone di punta, il recente Galaxy S4 cui si aggiungono nuove preoccupazioni per i prossimi mesi. L’origine della spirale negativa è fatta risalire a un report di Morgan Stanley in cui si prevede che le vendite del Galaxy S4 potrebbero essere inferiori alle attese, un timore che partirebbe dal consistente, ma per il momento solamente temuto, calo di ordinativi compreso tra il 20% e il 30% da parte di Samsung. Questa consistente riduzione di pezzi ordinati presso i costruttori orientali sarebbe dovuta a una domanda inferiore alle attese in Europa e anche nella Corea del Sud, mercato di casa del costruttore.
Secondo gli analisti il segmento degli smartphone top di gamma è prossimo alla saturazione: Samsung continuerà a registrare successi con i terminali delle fasce media e bassa, ma questo potrebbe avere ripercussioni sui profitti. Altri analisti sostengono che il ritmo delle vendite del Galaxy S4 starebbe già rallentando e una pressione ulteriore potrebbe arrivare anche da Apple in due modi diversi, entrambi solo anticipati: il lancio di un iPhone più economico atteso da oltre un anno e con l’avvio del programma di permuta che permetterebbe agli utenti statunitensi di restituire un vecchio iPhone per passare a iPhone 5.