Samsung chiude Video and Media Hub, l’equivalente per gli utenti del colosso coreano della sezione iTunes Store dedicata ai video e film in digitale disponibile per gli utenti Apple. Samsung informa che già dal primo di luglio non è più possibile procedere con le funzioni di acquisto e noleggio dei film, mentre la chiusura completa del servizio avverrà il primo di agosto.
I film e i contenuti digitali acquistati dagli utenti potranno essere scaricati fino alla chiusura del servizio per essere riprodotti anche successivamente, in ogni caso la multinazionale sud coreana ha predisposto un piano di migrazione per i propri utenti, incentivandoli ad utilizzare M-GO, negozio digitale creato dalla joint venture di DreamWorks e Technicolor. Così gli utenti che hanno effettuato l’acquisto di film su Samsung Video and Media Hub potranno trasferire il proprio account e tutti i film acquistati su M-GO, ricevendo nell’operazione anche buoni e sconti per un valore complessivo di 13 dollari. Nel comunicato che annuncia la chiusura Samsung dichiara che è al lavoro su nuove importanti novità in campo video.
Ricordiamo che a maggio Samsung ha annunciato anche la chiusura di Music Hub, il negozio per l’acquisto di musica e gli abbonamenti in streaming gratuiti e a pagamento, successivamente è stata chiusa anche la sezione del negozio dedicata agli ebook. L’uscita di Samsung dalla gestione diretta dei propri store digitali principali, dedicati agli utenti dei dispositivi mobile Samsung ma anche per le Smart TV, evidenzia le difficoltà per la multinazionale dei Galaxy di proporre ai propri utenti servizi e store simili a quelli proposti da tempo da Apple tramite iTunes Store.
Nella manovra di uscita di Samsung molti però hanno intravisto una ragione non dichiarata: la personalizzazione di Android e la disponibilità di store digitali separati installati di serie su tablet e smartphone Samsung sembra non sia particolarmente gradita a Google. Nel tentativo di ridurre la frammentazione di Android e di creare nuovi flussi di profitto, oltre a quelli derivanti dalle ricerche e pubblicità online, il colosso dei motori di ricerca avrebbe già da alcuni mesi avviato una strategia per uniformare il proprio ecosistema mobile, riducendo le versioni ad hoc ed offrendo negozi digitali Made in Google.