Samsung ha chiesto al produttore di elettrodomestici Dyson un risarcimento di 9,4 milioni di dollari per danni di immagine, risalenti ad una precedente causa che l’azienda UK aveva avanzato nei confronti della società sud coreana. Lo scorso anno infatti Dyson aveva fatto causa a Samsung, accusando l’azienda di aver pedestremente copiato un brevetto Dyson nella produzione di alcuni specifici modelli di aspirapolvere. Lo scontro legale con Dyson – non il primo – era balzato subito agli onori di cronaca soprattutto grazie alla cassa di risonanza rappresentata dai precedenti (ed attuali) scontri legali tra Samsung ed Apple.
Dyson ha poi volontariamente ritirato la sua accusa, ma questo non ha placato l’avversario che ha deciso di controbattere con una richiesta di risarcimento di 9,4 milioni di dollari: secondo Samsung le accuse di Dyson hanno messo in cattiva luce l’immagine dell’azienda e per questa motivazione sarebbe necessario un risarcimento.
Non si tratta di una cifra eccessiva per Dyson, ma potrebbe diventare superiore a seconda di come procederà il processo e se la corte dovesse accogliere la richiesta di Samsung, che si è anche detta non più disposta a tollerare i tentativi di guadagno dei “patent troll”, fra i quali Samsung sembra includere anche Dyson, a causa della sua belligeranza nei confronti di diverse aziende con le quali ha avuto scontri legali.