Samsung Electronics ha confermato un caso di coronavirus in un complesso industriale che produce smartphone situato a Gumi, una città della provincia sudcoreana del Nord Gyeongsang. Il caso in questione ha costretto alla chiusura dell’intero stabilimento e rimarrà chiuso fino a lunedì.
A riferirlo è Reuters spiegando che il piano dove è stato individuato il dipendente positivo al coronavirus rimarrà chiuso fino al 25 febbraio. “L’azienda ha disposto l’auto-quarantena per chi è entrato in contatto con il dipendente infetto, e intrapreso misure per testare possibili infezioni”, riferisce l’azienda sudcoreana in un comunicato.
La struttura che si trova a Gumi è responsabile di una piccola percentuale rispetto alla produzione totale di smartphone, e si occupa di dispositivi top di gamma, destinati principalmente al mercato interno. Samsung produce molti dei suoi telefoni in Vietnam e India.
Gumi si trova vicino alla città di Daegu, città da 25 milioni di abitanti dove è avvenuto un decesso dovuto all’epidemia di COVID-19 e dove il sindaco ha esortato i concittadini a non uscire di casa, e dove casi di contagio legati alla congregazione di una setta locale sono aumentati tanto da indurre il primo cittadini a chiedere aiuto al governo centrale di Seul.
Gli ultimi dati ufficiali riferiscono che in Corea del Sud il numero totale di persone infette dal nuovo coronavirus sono 433. È possibile conoscere la situazione aggiornata in tempo reale con un una mappa online che consente di seguire la diffusione mondiale dell’epidemia.
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