Presso l’ufficio brevetti sud coreano, Samsung ha registrato un brevetto relativo a delle lenti a contatto interattive, in grado di ricevere e inviare dati a uno smartphone nelle vicinanze. Stando a quanto riportato nel brevetto, le lenti a contatto smart integrano una fotocamera, un sensore di movimento, un trasmettitore e un’unità display all’interno della calotta trasparente.
Per catturare un’immagine o interagire con i dati visualizzati sulle lenti, l’utente deve battere le palpebre. Il movimento è captato dai sensori e i comandi inviati al telefono dell’utente per l’elaborazione, ritornando eventualmente quanto richiesto. L’utente può inviare immagini o video in streaming dallo smartphone alle lenti o scattare foto comandando la fotocamera del telefono con il movimento delle palpebre. Stando a quanto riportato nei progetti allegati, alcuni dei circuiti sulle lenti a contatto saranno espressamente visibili anche se nascosti negli angoli delle piccole calotte da applicare sulla superfice oculare. Nel brevetto si specificano anche i metodi di fabbricazioni usati per creare i dispositivi in materiale plastico.
Samsung non è la sola ad avere avuto l’idea di sfruttare le lenti a contatto; nel marzo del 2016 la startup svizzera Sensimed ha ottenuto dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense l’autorizzazione per iniziare a testare una diversa tipologia di lenti a contatto smart che potrebbero essere utili nella cura del glaucoma. Anche Google ha fatto esperimenti con questi dispositivi medici: uno specifico brevetto è stato registrato nel marzo del 2015 ma finora non si è visto alcun prototipo.
Il brevetto di Samsung non ha ad ogni modo nulla a che fare con i dispositivi medici ma sembra piuttosto un progetto per tentare di esplorare nuovi metodi nel campo della realtà aumentata. Samsung ha richiesto il brevetto nel settembre del 2014, ma solo due giorni addietro questo è stato approvato.