Samsung è oggetto di una nuova indagine investigativa per avere occultato informazioni critiche riguardo sostanze tossiche alle quali erano esposti alcuni dipendenti che lavoravano nelle fabbriche dell’azienda.
Stando a quanto riporta l’agenzia di stampa Associated Press, un gruppo che si occupa della sicurezza dei lavoratori ha documentato oltre 200 casi di malattie gravi tra i dipendenti Samsung che lavorano nelle fabbriche per la produzione di LCD e semiconduttori.
Dipendenti tra i 20 e i 30 anni di età hanno sviluppato leucemie, lupus eritematoso, linfomi e sclerosi multipla; almeno 76 persone sono morte per queste cause. Il governo sudcoreano ha reso difficile ai lavoratori colpiti dall’avvelenamento ottenere indennizzi come malattie professionali, permettendo a Samsung di tenere nascosti ai dipendenti molti dettagli relativi all’esposizione a prodotti chimici tossici.
A un ragazzo di 22 anni, prima di morire di leucemia sarebbero stati offerti un miliardo di won (864.000$) per non parlare. Un altro ragazzo che ha perso la vista dopo avere scoperto di essere affetto da sclerosi multipla, afferma che nelle fabbriche non c’è mai stata formazione in merito alla gestione dei componenti chimici sui quali bisognava stare attenti.
Un’ex dipendente che si occupava della produzione di chip ha sviluppato un carcinoma mammario afferma che l’azienda sfrutta ragazzi che arrivano dalle campagne senza fornire loro informazioni e usandoli alla stregua di “bicchieri da caffè usa e getta”.
Non è la prima volta che Samsung è accusata di questo tipo di comportamenti. Nel 2014 un film indipendente e un’inchiesta del Washington Post, avevano dimostrato che almeno 200 operai negli ultimi anni si sarebbero ammalati a causa delle condizioni di lavoro.
Molte battaglie sono in corso da anni con ex dipendenti, alcune delle quali venute alla ribalta solo dopo alcune inchieste che hanno scoperchiato serie problematiche nelle condizioni di lavoro.
Due anni addietro l’azienda fu costretta a chiedere formalmente scusa e risarcire alcuni dipendenti ammalati di leucemia e altre malattie incurabili, lavoratori esposti a sostanze chimiche tossiche negli impianti per la produzione di semiconduttori della società, ammettendo che avrebbe dovuto agire più rapidamente.