Da decenni Apple si batte per rendere i suoi dispositivi accessibili a tutti, e negli ultimi anni i suoi sforzi si sono allargati anche alla prevenzione di alcune malattie: il 9 settembre, durante la presentazione degli iPhone 16, c’è stato spazio per due nuovi strumenti che puntano in questa direzione.
Il primo importante passo è stato fatto l’anno scorso quando venne lanciata l’app Mindfulness per tenere traccia degli stati mentali identificandone persino le cause, così da fornire eventuali consigli per tornare psicologicamente in forma.
Forse ancor più concreta è stata la funzione integrata in Apple Watch che, misurando il tempo trascorso fuori casa coi suoi sensori, è in grado di determinare se abbiamo bisogno di stare più tempo all’aperto per evitare la miopia; un aggiornamento questo che va di pari passo con quello implementato sempre in quei giorni su iPhone dove è invece il Face ID che cerca di mitigare i rischi misurando la distanza tra schermo e volto per ricordare all’utente quando è il caso di distanziare un po’ il telefono.
Apnea notturna
Quest’anno all’evento del 9 settembre si è invece parlato di apnea notturna e sordità. Per la prima se ne occupa ancora una volta Apple Watch (Serie 9, 10 oppure Ultra 2), che impiega “una nuova metrica relativa ai disturbi respiratori” per rilevare e segnalare eventuali apnee notturne all’utente al momento del risveglio.
Secondo le stime citate da Apple l’apnea notturna colpisce più di un miliardo di persone in tutto il mondo e nella maggior parte dei casi non viene diagnosticata, il che alla lunga può portare ad alcuni problemi, anche gravi, tra cui ipertensione, diabete di tipo due o qualche altro tipo di insufficienza cardiaca.
Per questo scopo l’orologio si affida all’accelerometro per rilevare quei piccoli movimenti del polso che avvengono quando c’è una interruzione del normale scherma respiratorio durante il sonno. Dopo trenta giorni stila un report segnalando eventuali apnee, ma solo se di grado moderato o grave, che necessitano quindi di un consulto medico
Ricordiamo che Apple consiglia comunque di aspettare il riepilogo trimestrale in modo da avere dati più precisi. Per un approfondimento su come funziona il rilevamento delle apnee noturne in Apple Watch rimandiamo a questo articolo.
Salute dell’udito
L’altra funzione presentata in ottica salute fa affidamento agli AirPods Pro 2 e anche questa parte da un dato che arriva direttamente dall’OMS: circa 1,5 miliardi di persone nel mondo convivono con una qualche forma di perdita dell’udito, e talvolta c’è correlazione tra questo problema e la comparsa di demenze o di un più semplice isolamento sociale.
Apple cita una ricerca fatta a più mani dalla quale è emerso che in media una persona su tre è regolarmente esposta a forti rumori di livello ambientale che a lungo andare possono influire sul suo udito.
Traffico, concerti, spostamenti in metro: tutto contribuisce alla causa. Così da qui parte l’idea di usare gli AirPods Pro 2 (con iOS 18) come filtro per il canale uditivo: i cuscinetti mitigano fisicamente i rumori, mentre il chip H2 applica una riduzione digitale elaborando i dati raccolti dai microfoni alla velocità di 48.000 volte al secondo.
Quel che ne risulta è uno strumento che, da semplice cuffia per la musica o per le telefonate, diventa un oggetto da indossare tutto il giorno o quantomeno nei momenti più rumorosi – su questo Apple si era già impegnata anni fa rilasciando l’app Rumore – per cercare di proteggere l’udito ma senza rinunciare all’ascolto che, dice Apple, rimane il più naturale possibile grazie all’impiego di un “nuovo algoritmo multibanda ad alta gamma dinamica”.
Nell’ottica di preservare l’udito Apple ha perfino aggiunto un nuovo test nell’app Salute (servono iPhone/iPad e AirPods Pro 2) che, in cinque minuti, è in grado di dirci se conviviamo con una qualche perdita di udito misurandone con precisione il grado di intensità per ciascun orecchio. Dati questi che possono poi essere stampati e mostrati a uno specialista.
Quando arrivano
Se tutto andrà secondo i piani sia la funzione di notifica di apnea notturna che quella che trasforma gli AirPods Pro 2 in un apparecchio acustico dovrebbero arrivare tra fine settembre o entro la fine dell’autunno. Entrambe infatti sono in attesa di essere approvate dalla FDA, con una speciale attenzione per il sistema legato all’udito per il quale è necessaria l’autorizzazione all’immissione in commercio anche da parte di altre autorità sanitarie globali.
I nuovi annunci
Il 9 settembre sono stato annunciati i nuovi iPhone 16/Plus, gli iPhone 16 Pro/Max, AirPods 4 e Apple Watch 10: cliccando qui sui nomi dei prodotti potrete leggerne il relativo approfondimento. Per un riepilogo di tutto quel che è stato presentato in questa occasione vi invitiamo a consultare invece questo articolo.