Il 2015 potrebbe vedere la fine della collaborazione di ricerca fra Google ed Apple: secondo quanto riportato da The Information, con la scadenza dell’accordo siglato fra le due aziende, Cupertino potrebbe scegliere uno dei concorrenti di Mountain View: Yahoo, se non addirittura Bing, ovvero quello di quello che un tempo era il principale nemico di Apple: Microsoft.
Il passaggio ad un rivale di Google non sarebbe una sorpresa. Apple ha già dato ampio spazio alle alternative a Google, rendendo la ricerca online degli utenti Apple meno dipendente dai risultati di Mountain View: Bing è già attualmente il fornitore di servizi utilizzato da Siri, così come per Spotlight su Yosemite, che restituisce risultati via Bing senza offrire alternative agli utenti. Ma il salto del motore di ricerca vero e proprio, quello che di default viene servito da Safari, sarebbe un passaggio cruciale.
L’evento potrebbe non essere distante. Nel 2015 scadrà l’accordo stretto da Google ed Apple nel 2007, in occasione del lancio dell’originale iPhone, che prevede l’uso di Google come motore di ricerca predefinito per Safari e Safari Mobile. Apple potrebbe cogliere l’occasione per assestare un nuovo colpo alla rivale, scegliendo Bing di Microsoft oppure il motore di ricerca di Yahoo. Entrambe le aziende hanno avuto contatti con Eddie Cue per proporsi come alternative a Google. Molto probabilmente Google resterà fra le opzioni, ma il fatto di non essere più il motore di ricerca base potrebbe avvantaggiare la concorrenza, in grado di catturare tutto il traffico proveniente dagli utenti che non si curano di cambiare il motore di ricerca integrato nei browser. Visto che Apple nel mondo ha una fetta molto rilevante del mercato, il danno economico potrebbe essere molto rilevante.
Il dinamismo di Yahoo e l’assedio a Google in questi giorni è notevole. Di pochissimi giorni fa è la notizia di un accordo con Firefox per diventare il motore di ricerca di default sul browser in USA. Un accordo simile è stato siglato da Baidu in Cina e Yandex in Russia. Queste azioni non faranno certamente crollare il mercato di Google, ma potrebbero avere un impatto comunque significativo.