La mancanza di supporto da parte di Apple del framework WebXR starebbe rallentando lo sviluppo della realtà aumentata sul web: è quanto sostengono alcuni esperti del settore, specificando però che ci sarebbero comunque anche altri standard già supportati dalla società di Cupertino.
Il punto è che il WebXR è stato creato da una solida coalizione di importanti aziende che include Meta (nota precedentemente come Facebook), Google, Samsung, Mozilla e Magic Leap; di conseguenza è un formato già ben rodato con cui è possibile offrire esperienze in realtà aumentata tramite il browser web, ma solo dove è supportato. Il problema è che Apple e il suo Safari non supportano questo framework e secondo gli addetti ai lavori ciò starebbe frenando il progresso dell’AR su tutto il web.
Questo – dicono – non esclude gli utenti iOS dall’avere esperienze AR sul web, ma li obbliga ad installare app di terze parti per poter usare questo framework. Tuttavia il rapporto non prende in considerazione il fatto che esiste il formato USDZ realizzato da Apple in collaborazione con Pixar (fu introdotto con l’ARKit 2.0) e che già dal 2018 permette di ottenere lo stesso risultato.
Questo formato è già ampiamente utilizzato ad esempio da Amazon, che lo usa per mostrare gli articoli in vendita in realtà aumentata prima di comprarli. Perciò se è vero che Apple al momento non supporta lo standard concorrente, è più difficile poter affermare che in questo modo starebbe frenando lo sviluppo di questa nuova tecnologia.
D’altra parte uno dei sostenitori di questa tesi è una società chiamata Pretty Big Monster che si occupa di marketing AR e che ha già creato esperienze in realtà aumentata per Netflix e Warner Bros, quindi il suo parere è chiaramente compromesso dalla propria attività.
Sappiamo che Apple da anni sta investendo molto in questo nuovo settore e possiamo senza dubbio ritenerla una delle forze trainanti alla base della promozione della realtà aumentata. Il formato USDZ di Safari fa parte proprio di questo progetto e sebbene non sappiamo per quali ragioni al momento non ci sono alternative, in futuro potrebbe semplicemente aggiungere il supporto al WebXR tramite un aggiornamento, tanto più che secondo le indiscrezioni lo starebbe già testando internamente.