Apple ha del tutto disabilitato la possibilità di attivare il Flash Player dall’ultima versione di Safari Technology Preview, la versione sperimentale del browser di Apple concepita per consentire agli utenti di testare funzionalità che saranno introdotte con le future versioni del browser tradizionale.
Nelle note che accompagnano Safari Technology Preview 99, Apple spiega che è stato rimosso un plug-in considerato “legacy” (un componente obsoleto). La morte di Adobe Flash è ormai è praticamente una certezza e le ultime statistiche riferiscono una percentuale bassissima di utenti che ancora caricano pagine contenenti elementi in Flash. Tutti i browser hanno ormai da tempo messo al bando il software Adobe, passando dall’abilitazione di default a meccanismi che chiedono all’utente di cliccare specificatamente per consentire l’esecuzione, per arrivare al punto di impedire l’esecuzione stessa. Il Flash Player si è rivelato troppo vulnerabile, al punto che Adobe non fa tempo a sistemare una falla che subito ne viene individuata un0’atra. La stessa Adobe ha annunciato l’intenzione di terminare il supporto a Flash Media Player entro la fine del 2020.
I vari portali che propongono video e filmati in streaming da tempo hanno abbandonato Flash e sono passati all’HTML5. La morte di Flash è merita soprattutto di Steve Jobs, tra i primi a puntare il dito contro il software di Adobe. Jobs non ha mai voluto Flash sui prodotti iOS, spiegando in una nota lettere le motivazioni che, con il senno di poi, si sono rivelate tutte esatte.
Il supporto a questo tipo di plug-in è stato da tempo rimosso dai vari sviluppatori di browser. Negli ultimi anni sono state sviluppate numerose Web API che consentono ai siti web di funzionare – senza dover fare ricorso a plug-in come Flash, Silverlight, Java e Adobe Acrobat tanto che molto probabilmente la maggior parte degli utenti non avrà notato alcun cambiamento nella propria esperienza di navigazione.
Come accennato l’uso di Flash sul web è da tempo costantemente in calo: nei primi mesi del 2018 Google aveva riferito che il numero di utenti di Chrome che usava Flash con frequenza quotidiana era pari a circa l’8%. Per dare un’idea del declino di questa tecnologia, gli stessi utenti erano il 17% nel luglio del 2017 e addirittura l’80% nel 2014. Il risultato non sorprende giacché tutta l’industria del settore da anni lavora per sbarazzarsi di un plug-in ritenuto facilmente attaccabile, vulnerabile, poco adatto ai dispositivi mobili, sorpassato e nel corso degli ultimi anni sempre meno utile.