Sul blog Kirville di Kirk McElhearn è apparso un post nel quale l’autore loda Apple per un importante cambiamento in macOS High Sierra. Lo scorso anno McElhearn lamentava l’eccessivo uso di memoria da parte di Safari, spiegando che i siti da lui visitati spesso, aperti in contemporanranea, usavano anche 8GB o 9GB di memoria, costringendolo più volte al giorno a uscire dal programma per risolvere problemi di lentezza.
Con l’arrivo di High Sierra, l’autore dichiara che l’utilizzo della memoria RAM in Safari è diminuito enormemente. Dopo oltre quattro giorni Safari sul suo iMac usa solo 3GB di RAM con più di una dozzina di pannelli aperti. Nell’uso quotidiano dei Mac della redazione non abbiamo mai riscontrato il problema sopra riportato, in ogni caso se effettivamente ora Safari usa meno RAM è ovviamente un bene per le persone che hanno Mac privi di grandi quantitativi di memoria RAM.
Quando le applicazioni superano la memoria RAM disponibile, sfruttano il meccanismo della memoria virtuale: in alte parole una parte il contenuto della memoria RAM viene trasferito sull’unità sulla quale è installato il sistema operativo (disco rigido o unità SSD), che viene così sfruttata alla stregua di una estensione della RAM del computer.
In questi casi però il programma, qui è Safari, funziona più velocemente se non deve ricorrere alla memoria virtuale, inoltre nei portatili riducendo l’uso delle memoria virtuale diminuiscono i consumi di energia e quindi si ottengono miglioramenti nell’autonomia della macchina.