Nuovi guai per Samsung: questa volta il gruppo coreano avrà da fare in tribunale contro Microsoft. Nel 2011 dopo diversi negoziati il gruppo aveva accettato di firmare un contratto di licenza con il quale si impegnava per ogni dispositivo Android prodotto a versare le royalties richieste per lo sfruttamento di alcuni brevetti, un meccanismo che da tempo permette a Microsoft di raccogliere cifre consistenti sui dispositivi che montano il sistema operativo mobile del robottino verde. Società quali HTC, Amazon, LG, Acer e altre da tempo preferiscono pagare, evitando costosi procedimenti legali, riconoscendo alla casa di Redmond cifre che arrivano anche a 5$ per ogni dispositivo distribuito sul mercato.
Samsung aveva finora pagato il suo obolo ma da settembre dello scorso anno ha deciso unilateralmente di interrompere il pagamento. Stando a quanto dichiarato da David Howard, vice consigliere generale della casa di Redmond, i coreani tentano di eludere il contratto, invalidato a loro dire dall’acquisizione di Nokia da parte di Microsoft. La quota di mercato di Samsung è ovviamente enorme e Microsoft è pronta a dare battaglia, così come in passato ha fatto con altre aziende obbligate a sottoscrivere il contratto, un filone d’oro che non mollerà certo facilmente.