Ron Johnson lascia la carica di vice presidente per la sezione retail in Apple e va a lavorare per J.C. Penney, una grande catena di supermercati statunitense. L’annuncio-bomba è stato ufficializzato con un comunicato stampa che è possibile leggere a questo indirizzo sul sito di J.C. Penney.
La notizia è molto rilevante, probabilmente si tratta dell’annuncio di maggior peso nel corso dell’ultimo decennio a livello di cambio ai vertici dirigenziali di Apple. Ron Johnson in Apple dal 2000 quando era stato reclutato dopo una carriera in Target, una catena di grandi magazzini, infatti, non è un manager qualunque di Cupertino ma è uno lo stratega del retail Apple e in quanto tale uno dei principali artefici dell’affermazione di Apple negli ultimi dieci anni; ha pianificato con successo il business degli store, gestendo l’espansione e la loro differenziazione a livello internazionale inventando tipologie di negozi differenti secondo le zone di riferimento.
Il 19 maggio di quest’anno, Apple ha celebrato il decimo anniversario della nascita degli Apple Store. Secondo i dati dell’ultima trimestrale, il fatturato medio per negozio è aumentato del 67% e i visitatori sono stati nel secondo trimestre in media 71,1 milioni (+51% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Le vendite dei Mac negli Apple Store, per questo secondo trimestre, sono state di 797.000 unità (+32%). Il fatturato trimestrale degli Apple Store è stato di 3.19 miliardi di dollari (+90%). I negozi Apple nel mondo sono ora 323. A questi se ne aggiungeranno altri 40 entro l’anno fiscale 2011 (che termina a fine settembre): una media di otto nuovi Apple Store al mese. Tre quarti delle nuove aperture riguarderà store al di fuori degli Stati Uniti.
Con la sua partenza, Apple perde nel giro di poco tempo due protagonisti di alto livello: a marzo di quest’anno, infatti, anche Bertrand Serlet (ex vice presidente della divisione Mac Software Engineering), ha lasciato l’azienda.
J.C. Penney, una delle più diffuse catene di grandi magazzini negli USA, in passato ha operato anche in Italia fino al 1977, quando il Gruppo Rinascente acquistò la rete di vendita italiana, decretando l’uscita dell’azienda dalla distribuzione italiana. Il titolo azionario dell’azienda americana di cui Johnson diverrà presidente e probabilmente anche amministratore delegato a partire dal primo novembre di quest’anno prendendo il posto del veterano Myron “Mike” Ullman, ha fatto immediatamente un balzo in avanti alla borsa di New York al diffondersi della notizia. Al momento in cui scriviamo guadagna circa il 16%.
[A cura di Mauro Notarianni]