L’appena trascorso dibattito tra Mitt Romney e Barack Obama per le presidenziali USA ha visto anche un momento dedicato alla discussione di una tematica ormai molto popolare, ovvero la delocalizzazione della forza lavoro in oriente, spesso in Cina, argomento che tocca direttamente Apple ma che rappresenta un punto nevralgico per qualunque Paese, in un’economia globalizzata come quella odierna.
La domanda posta dalla moderatrice Candy Crowley ha chiamato in causa direttamente Apple:
iPad, Mac, iPhone, sono tutti prodotti in Cina. Una della ragioni principali è che il costo del lavoro è molto più basso. Come si fa a convincere una grande azienda americana a riportare di nuovo qui la produzione?
Una domanda che potrebbe essere formula anche in direzione opposta: come è possibile convincere un’azienda a non delocalizzare? Il primo a rispondere è Romney:
La risposta è molto semplice. Siamo in grado di competere con chiunque in tutto il mondo fino a quando la competizione avviene allo stesso livello. In questo senso la Cina ha sempre barato nel corso degli anni. In primo luogo tenendo basso il valore della loro valuta. Secondo, rubando la nostra proprietà intellettuale, i nostri progetti, i nostri brevetti, della nostra tecnologia. C’è addirittura un Apple Store in Cina, un Apple Store contraffatto che vende prodotti contraffatti.
In primo luogo dovremo giocare secondo le stesse regole, e dobbiamo rendere l’America un luogo posto più attraente per gli imprenditori, per le persone che vogliono espandere il proprio business. Questo è quello che porterà posti di lavoro.
Nella risposta di Romney sembra rieccheggiare qualche rimando alla recente sentenza che ha visto Apple prevalere su Samsung proprio per ragioni legate a brevetti e proprietà intellettuale, nonostante si tratti di una società sud coreana e non cinese. Romney si mantiene comunque sul vago, fornendo una risposta un po’ generica e forse un po’ troppo ottimistica.
Più realistico invece l’attuale presidente in carica Obama, che ripete quanto già gli rispose direttamente Steve Jobs, meno consolatorio ma forse più “onesto”:
Candy, ci sono alcuni posti di lavori che non torneranno più: perché i salari sono bassi e i posti di lavoro scarsamente qualificati. Voglio alti salari, posti di lavoro altamente qualificati. Ecco perché dobbiamo enfatizzare la produzione. Per questo dobbiamo investire nella produzione avanzata. Per questo dobbiamo fare in modo di possedere la migliore scienza e la miglior ricerca in tutto il mondo.
Chiara la risposta di Obama, per il quale la speranza di vedere la scritta “Made in USA” nel retro di un iPad, iPhone o iPod è da dimenticare. Le stesse condizioni di lavoro riscontrabili sul mercato cinese sarebbero inaccettabili per un paese come gli USA.
Per questa ragione è inutile sperare di far tornare quei posti di lavoro, ma puntare piuttosto sull’alta specializzazione ed elevata qualificazione il know-how dei lavoratori statunitensi. Una risposta poco piacevole per chi non ha mai abbandonato le speranze di veder tornare la produzione Apple in USA ma sicuramente più aderente alla realtà. Per chi fosse interessato, ecco l’intero dibattito.