Sarebbe bello per il giornalista se bastasse digitare poche lettere e !zap!, ecco che la pagina bianca si popola del corpo dell’articolo. Ma, a parte la pratica esecrabile (ed esecrata) di fare copia-e-incolla dei comunicati stampa, non esiste una app che permetta questo. Certamente non Rocket Typist, piccola e utilissima utility che abbiamo provato per vedere invece una funzionalità molto più pratica e che giudichiamo ottimamente implementata.
Rock Typist infatti si occupa di un mestiere molto particolare, che sul Mac risulta particolarmente utile: memorizzare dei frammenti di testo, degli “snippets” ed espanderli a richiesta quando ci troviamo a digitare la combinazione di lettere loro assegnata.
Un esempio chiarisce meglio: mettiamo che nel nostro lavoro dobbiamo scrivere spesso delle email molto simili tra loro ai clienti. Basta salvare due o tre snippet con i paragrafi che vengono sempre ripetuti per poter velocizzare al massimo la scrittura. Caro XY, virgola e a capo, RRT e Rocket Typist acchiappa dalla memoria un paragrafo di testo precedentemente scritto e lo incolla dove si trova il cursore (“con la presente missiva le faccio presente che” etc etc), e via dicendo sino a finire in pochi secondi una lettera che ne richiederebbe molti di più.
Attezione però perché non finisce qui. Altrimenti basterebbe un semplice foglio di testo sempre aperto dove andare a fare copia e poi incolla nel documento di destinazione delle frasi scelte (meno pratico ma gratuito). Invece Rocket Typist v 1.1. (quella in prova) ha varie altre funzionalità che andiamo a vedere, sia nella versione “normale” che in quella pro.
Cosa fa Rocket Typist in più
L’idea è quella di automatizzare la scrittura. Per uno scrittore di lettere commerciali questo può voler dire semplificare la stesura di alcuni paragrafi: frasi comuni come “Ciao come stai”, oppure firme con o senza immagini (E si possono creare firme alternative, utilizzabili ovunque, dentro qualsiasi client di posta elettronica e senza doverle riconfigurare), indirizzo e altri dettagli del contatto, ma anche termini tecnici difficili da ricordare, parole che sbagliamo sempre, frammenti di codice per gli sviluppatori che lo inseriscono più volte. Insomma, tantissimi usi fino a quelli personalizzabili automaticamente: data e orario, nomi e dettagli di contatto che possono essere inseriti come variabili nel testo.
Prendiamo quest’ultimo caso: mettiamo che debba scrivere una lettera commerciale a dieci persone. Posso scriverla una volta sola lasciando indirizzo e nome del destinatario sotto forma di variabili che poi il frammento “autocompleta”, personalizzando così il testo stesso che viene incollato. Il risparmio di tempo è notevole.
Come funziona
Le funzionalità chiave di Rocket Typist sono numerose: il software come abbiamo visto quando scriviamo una abbreviazione la “espande” nel relativo frammento. Ma si possono anche creare le macro per rendere i frammenti più dinamici, ad esempio con le variabili, e i frammenti stessi possono avere caratteristiche qualitative diverse: testo semplice, rich text, con immagini. Inoltre, per chi possiede un MacBook Pro con Touch Bar, è possibile scegliere i frammenti con un tocco, dalla Touch Bar.
Infine, i frammenti possono essere esportati ed importati, cosa molto utile ad esempio per accedere a biblioteche in rete di frammenti sviluppati da altri (che poi possiamo modificare e personalizzare) e per migrare da un computer all’altro, o per scambiarli tra colleghi.
Rocket Typist su strada
Nella nostra prova siamo rimasti stupiti dalla velocità con la quale si può usare il software nella modalità più semplice, cioè con una curva di apprendimento quasi inesistente. Man mano che lo si utilizza e che si pensano nuove cose da automatizzare, ecco che gli usi più complessi diventano facili e le nuove soluzioni si presentano numerose. L’idea della semplicità, che gli sviluppatori dicono di perseguire in quanto adepti della filosofia di Apple, è stata ben colta.
Si riesce infatti a creare una rete di macro senza dover imparare linguaggi complessi (sono tutte gestibili tramite facili menu) né dovendo sottoscrivere abbonamenti a servizi a pagamento, dato che la versione pro si attiva con un unico “colpo”. Le preferenze consentono di avviare Rocket Typist all’accensione del Mac, di stabilire le abbreviazioni-chiave e di gestire il sistema di auto-incolla, che permette di passare il contenuto del frammento alla memoria del copia-e-incolla, anziché basarsi su una combianzione di lettere e numeri.
Gli sviluppatori tedeschi della Witt Software hanno fatto un ottimo lavoro nel riuscire a tenere bassissimo l’impatto sulla memoria del sistema di questa app, che si scarica direttamente dal loro sito e non dal Mac App Store (ma sono sviluppatori registrati e con il certificato rilasciato da Apple).
Sviluppi futuri
Witt Software ci ha chiarito che ci sono alcuni obiettivi nel lavoro attorno a Rocket Typist che rendono l’app particolarmente interessante. Uno è quello di sviluppare anche una versione per iOS, attualmente in fase di progettazione. La seconda è di utilizzare iCloud come piattaforma di sincronizzazione dei frammenti e delle configurazioni: già utile adesso se si usano due Mac, in futuro decisamente importante se bisognerà far dialogare Mac, iPhone e iPad.
Infine, lo sviluppatore dice di voler investire sul fronte dei frammenti pubblici, cioè su template sia per la creazione di macro (con più variabili a disposizione) sia sull’ideazione di template ed esempi di frammenti che possano essere di ispirazione. In effetti per software di questo tipo uno dei limiti maggiori è la fantasia degli utenti: Rocket Typist come altri software analoghi sono sostanzialmente sistemi per automatizzare parte del lavoro di scrittura e serve capacità di analisi e di astrazione, ma anche fantasia. Cosa meglio della rete per trovare esempi e suggestioni?
In conclusione
Rocket Typist fa quello che dice e lo fa bene: la maggior parte delle funzioni sono grauite, mentre pagando per diventare Pro si sblocca tutto il resto. Vale la pena di notare inoltre che è una delle app di Setapp, il sistema di fornitura su abbonamento di app già in versione pro e aggiornate automaticamente da questo store di nuova concezione per macOS (una specie di Spotify delle app) di cui abbiamo parlato in passato più volte.
Pro
Molte funzionalità e grande flessibilità
Interfaccia semplice
Prezzo davvero basso
Contro
Difficile immaginare i casi d’uso
Ancora pochi gli esempi
Non ci sono (ancora) la versione iOS e la sicronizzazione iCloud
Pagella
Grafica 4
Facilità d’uso 4,5
Prestazioni 4
Qualità/Prezzo 4,5
Media 4,25
Prezzo e disponibilità
È possibile scaricare Rocket Typist direttamente dal sito del produttore senza spendere nulla a partire da qui. Per chi desidera è possibile sbloccare le funzionalità Pro con un unico pagamento di 4,99 euro. Ricordiamo che Rocket Typist è una delle numerose utility incluse nell’offerta di Setapp , servizio che permette di scaricare e installare decine di software pagando un piccolo abbonamento mensile.