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La scorsa primavera Apple ha presentato Liam, una linea di robot in grado di smontare più di 1,2 milioni di telefoni l’anno. Questo robot è grado di disassemblare velocemente gli iPhone separando i componenti che è possibile riutilizzare: In un rapporto dedicato all’ambiente pubblicato il 21 febbraio (qui in PDF), Apple spiega che ha due linee di robot Liam in funzione, una in California e l’altra nei Paesi Bassi. I due sistemi permettono di smontare fino a 2,4 milioni di telefoni l’anno, una piccola parte rispetto a 211 milioni di iPhone venduti nel 2016 ma i numeri non sono male considerando che si tratta di una tecnologia di riciclo ancora sperimentale.
Liam smonta gli iPhone e ne separa i vari componenti permettendo di recuperare risorse non rinnovabili come alluminio, oro e cobalto. Apple spiega che ogni 10.000 iPhone disassemblati da Liam è potenzialmente possibile recuperare 190 kg di alluminio, 80 kg di rame, 0.13 kg di oro, 0.04 kg di metalli gruppi del platino, 0.70 kg di argento, 5.5 kg di stagno e 2.4 kg di elementi terrestri rari.
Una curiosità. Liam non sarebbe un acronimo (una cosa del tipo: “Large Inverse Assembly Machine”) ma il nome sarebbe stato assegnato da un ingegnere che, come si fa con i nuovi arrivati, avrebbe deciso di chiamare il robot in questo modo, senza un motivo particolare. Negli USA il nome Liam è da qualche anno tra i più popolari tra quelli scelti per i nuovi nati.
L’uso di Liam è parte degli impegni di Apple per fare in modo che gli scarti prodotti dalla filiera vengano riutilizzati, riciclati, compostati o, se necessario, convertiti in energia. A febbraio dello scorso anno Cupertino ha deciso di ricorrere al mercato delle obbligazioni ed emettere 12 miliardi di bond per remunerare i propri azionisti; tra i titoli in questione ci sono anche i cosiddetti “green bond”, strumenti finanziari che legano l’emissione dell’obbligazione a un investimento che sia “vantaggioso per l’ambiente”. In particolare Apple ha rilasciato sul mercato green bond a sette anni – per un valore di 1,5 miliardi di dollari – e i cui ricavi saranno destinati a finanziare nuovi impianti a base di energie rinnovabili, energy storage ed efficienza energetica.