Rob.Y è una a piattaforma robotizzata che viene presentata in anteprima mondiale al CES di Las Vegas dal 7 al 10 gennaio 2020. Ispirandosi alla relazione tra corteccia visiva e motoria del cervello umano, Rob.Y applica ai veicoli la sensoristica, l’occhio che consente al veicolo di percepire cosa accade attorno a sé, e la sua «Dynamic Cortex», un sistema centralizzato proprietario che «orchestra» tutta la dinamica del veicolo coordinando le varie componenti. Soluzione nata in E-Shock, società di e-Novia, la Fabbrica di Imprese, è una delle novità di punta al CES dal gruppo italiano: dopo questo esordio Rob.Y effettuerà i primi test autonomi durante il secondo trimestre del 2020.
Lo chassis digitale lungo quattro metri e mezzo è un modulo automatizzato che può costituire la base di veicoli «urban friendly» per il trasporto ed i servizi urbani. Il «cervello» di Rob.Y è posizionato all’interno della sua piattaforma modulare, composta da tre elementi: il «Modular Smart Axle», l’assale che ospita il motore, innovative sospensioni e gli assi sterzanti; il «Sensor Panel», dove alloggia la fanaleria e la sensoristica; infine, la «Wheel Base», che ospita la batteria e la cui lunghezza può essere customizzata per adattarsi a diverse tipologie di veicolo.
«La Dynamic Cortex di Rob.Y. – spiega Diego Delvecchio, cto e co-founder di E-Shock – controlla digitalmente il gruppo di propulsione elettrico e la frenata, per una gestione efficiente dell’energia; i due assi sterzanti che consentono un angolo fino a 45°, per una navigazione agile in spazi ridotti; e le sospensioni, per assicurare un maggiore comfort». In un futuro veicolo a guida autonoma quindi, Rob.Y consente al passeggero un’esperienza su misura e in sicurezza grazie alla ridondanza dei sistemi critici e alle funzioni di correzione automatica dei malfunzionamenti.
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