Apple annuncia la ricostruzione dalle fondamenta del servizio Mappe integrando la visualizzazione a livello stradale usando i dati raccolti dai veicoli della flotta di Cupertino che da anni percorrono le strade del mondo, e lo sfruttamento di nuove immagini ad alta risoluzione dei satelliti.
L’annuncio arriva da Eddy Cue, senior vice president Internet Software and Services di Apple. Il dirigente evidenzia varie novità in arrivo che gli utenti dell’area di San Francisco vedranno a partire dalla nuova beta di iOS 12 che arriverà la prossima settimana; in autunno sarà il turno di tutta la California del Nord, ed entro il prossimo anno sarà il turno di tutti gli Stati Uniti.
Apple dichiara di aver apportato miglioramenti per quanto riguarda traffico, condizioni delle strade in tempo reale, rete stradale, nuove costruzioni, cambiamenti nei passaggi pedonali e altro ancora. Per raggiungere tutti questi obiettivi, Apple non si appoggerà più ai database di terze parti come TomTom na nuovi database realizzati internamente.
TechCrunch ha avuto modo di parlare con Eddy Cue, manager che, tra le altre cose, si occupa di supervisionare le Mappe della Casa di Cupertino.
«Da quando abbiamo introdotto Mappe sei anni addietro – ha spiegato Eddy Cue al redattore di TechCrunch – abbiamo messo le mani a tutte le problematiche riscontrate sin dall’inizio. Abbiamo fatto un notevole investimento per ottenere mappe all’altezza. Al lancio, tutto verteva su indicazioni per arrivare in un determinato punto, individuare un luogo e ottenere le indicazioni su quel luogo. Abbiamo investito molto effettuando milioni di cambiamenti, aggiungendo milioni di località, aggiornando e cambiando le mappe con più frequenza. Tutto questo nei sei anni precedenti».
Ora Apple vuole passare alla fase successiva, ha spiegato Cue «Stiamo lavorando per creare quelle che speriamo possano diventare le migliori mappe al mondo, portandole a un nuovo livello con la creazione di nostre mappe dati dall’inizio alla fine».
«Riteniamo non vi siano altri a fare il lavoro che stiamo facendo noi» ha dichiarato ancora Cue. «Non l’avevamo ancora annunciato e non ne avevamo parlato con nessuno. È una di quelle cose che siamo riusciti a tenere quasi segreta. Nessuno sa davvero niente al riguardo. Non vediamo l’ora di far conoscere i dettagli all’esterno. Nel corso del prossimo anno, cominceremo il rolling-out (la distribuzione, ndr), area dopo area, negli Stati Uniti».
Per l’app Mappe Apple avrà un gran da fare anche all’estero. In India, ad esempio, all’inizio di quest’anno gli utenti hanno lamentato le carenti prestazioni del servizio Mappe arrivando a parlare di “un servizio barzelletta”. Apple negli ultimi anni ha riconosciuto il problema, assumendo centinaia di ingegneri nella struttura dedicata al mapping aperta nel 2016 a Hyderaba, investimento che ha permesso di velocizzare lo sviluppo di Mappe e creare fino a 4.000 posti di lavoro.