Da questo momento, Apple accetta di riparare gli iPhone su cui è stata precedentemente sostituita una batteria da terzi. Questo cambiamento epocale va ad affiancarsi alle sostituzioni del vetro di iPhone che, dal 2017, possono essere eseguite da laboratori indipendenti senza che questo invalidi la garanzia del telefono.
Di fatto dallo scorso 28 febbraio far riparare iPhone nei due problemi più comuni non invalida più la garanzia e questo comporta notevoli vantaggi da parte del cliente che, fino a pochi giorni fa, poteva vedersi rifiutare una riparazione di iPhone seppur in garanzia proprio perché precedentemente riparato da un ente terzo.
Se la riparazione richiesta non è correlata alla sostituzione della batteria – emerge dal documento interno – ora al Genius Bar e gli AASP (Apple Authorized Service Provider, ovvero i Centri Assistenza Autorizzati Apple) viene richiesto di ignorare la batteria di terze parti e procedere normalmente al servizio, garantendo perciò riparazioni di display, schede logiche, microfoni e tutti gli altri componenti che necessitano di una riparazione «Con l’applicazione delle normali tariffe».
Se viene invece richiesto di riparare la batteria, ora Genius Bar e AASP possono sostituirla con una originale Apple alla tariffa standard. Prima di iniziare la riparazione – si legge – l’operatore deve scaricare la batteria di terze parti a meno del 60% di carica, probabilmente per evitare esplosioni accidentali durante la riparazione. Inoltre, se le linguette (normalmente fissate alla batteria originale di iPhone per facilitarne la rimozione) sono rotte o mancanti o è stata applicata una dose eccessiva di adesivo, Genius Bar e AASP, qualora lo ritenessero necessario, sono autorizzati a sostituire l’intero iPhone al costo della normale sostituzione di batteria.
Come dicevamo, queste nuove linee guida sono entrate in vigore giovedì 28 febbraio e dovrebbero essere già applicabili in tutti gli Apple Store.