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Rivali uniti: tutti i big, oltre 40 società high tech si schierano con Apple

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Rivali sul mercato, uniti per sostenere Apple: oltre 40 società high tech, tra cui tutti i più importanti big del settore ma anche società più piccole e giovani, hanno firmato e presentato documenti a sostegno di Cupertino sul caso dell’iPhone di San Bernardino. L’elenco è lungo e imponente: Amazon, Cisco, Facebook, Google, Microsoft, Mozilla, Yahoo ma anche Box, Evernote, Nest, Pinterest, Slack, Snapchat e molte altre ancora.

FBI dietrofront

In termini legali il documento è definito amicus brief, una sorta di commento formulato da soggetti non coinvolti direttamente nel caso ma con conoscenze e interessi in materia, una consiglio competente fornito a giudici e tribunali che dovranno pronunciarsi sulla questione. In USA e non solo la grande movimentazione e il sostegno unito delle società di tecnologia ha sorpreso non pochi osservatori e l’opinione pubblica: molte società hanno siglato una dichiarazione comune altri, tra cui Intel e sostenitori dei diritti e delle libertà, hanno preferito muoversi autonomamente, come riporta Reuters. Certo arrivano documenti e sostegno per FBI e governo USS, tra cui 6 parenti delle vittime di San Bernardino, alcuni gruppi della California e del piccolo centro colpito dall’attentato.

Spicca però l’esteso e unito sostegno della Silicon Valley, spesso con società e business in competizione tra loro, riuniti per sostenere i limiti legali di quello che una società privata può o non può essere costretta a realizzare. Una cordata di sostenitori di Apple rileva, come Cupertino, i grandi pericoli per sicurezza e privacy per tutti i cittadini, oltre che i limiti di una legge, l’All Writs Act del 1789, oltre due secoli fa non più idonea a regolare mondo e strumenti così profondamente cambiati solo negli ultimi 20 o 30 anni. Un’altra cordata composta da Linkedin, Twitter e altri ancora sostiene che le leggi in materia sono già disponibili ma che questo caso rappresenta il loro annullamento completo. Nella maggior parte dei casi documenti e sostegno consigliano di rimandare il problema in discussione al Congresso, soluzione già auspicata e suggerita da Tim Cook e Apple. Ricordiamo che nelle scorse ore anche l’ONU si è schierata ufficialmente con Apple.

Apple vs FBI

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