Novakid, scuola di lingua online per bambini con insegnanti madrelingua, ha recentemente condotto un sondaggio online tra genitori di alcuni paesi europei con bambini tra i 4 e i 14 anni sul tema della riapertura delle scuole.
Lo studio ha visto la partecipazione di oltre 2000 genitori tra Germania, Spagna, Francia e Italia a cui è stato chiesto di raccontare i loro sentimenti in vista del ritorno a scuola e i progetti per le attività extrascolastiche dei ragazzi.
- All’idea della riapertura delle scuole i genitori italiani si dividono tra entusiasti e timorosi.
- La gestione delle attività dei ragazzi e gli spostamenti tra i timori più diffusi legati alla ripresa dell’anno scolastico.
Riapertura delle scuole tra entusiasmo e timori
Riaprono le scuole. Come si sentono i genitori? Secondo il sondaggio di Novakid, il 47% dei genitori italiani intervistati si dicono entusiasti, mentre il 45% dichiara di provare sentimenti contrastanti: entusiasmo sì, ma misto a timore. Il timore è invece il sentimento dominante per il 9% degli intervistati.
I sentimenti negativi e le paure legate al ritorno a scuola sono sicuramente più presenti nei genitori italiani rispetto a quelli degli altri paesi, dove invece il sentimento predominante è l’entusiasmo. In Spagna, il 74% dei genitori accoglie il back to school con entusiasmo e fermento. In Francia gli entusiasti sono il 68% e in Germania il 57%.
Gestione del tempo e spostamenti in macchina tra i timori dei genitori
Ma a cosa sono legati i timori dei genitori italiani? Dopo la pausa estiva, doversi abituare di nuovo alla rigida routine dell’anno scolastico è, naturalmente, la maggiore difficoltà. Ma subito dopo è l’organizzazione del tempo che sembra essere la principale fonte di ansia per i genitori: riuscire a coniugare le attività extrascolastiche con gli impegni scolastici dei ragazzi e i frequenti spostamenti per accompagnare e riprendere i figli sono i principali problemi collegati al ritorno a scuola.
Il costo dei libri di testo e di tutto il necessario per la ripresa della scuola sembra preoccupare in misura minore i genitori, ma è una preoccupazione comunque presente per il 23% degli intervistati. E sembra prescindere dal reddito familiare: la preoccupazione per i costi scolastici interessa le famiglie con redditi sotto i 30.000 e quelle con redditi oltre i 75.000. Ugualmente universale è il problema spostamenti in macchina che impensierisce genitori in città d’Italia diverse come Pistoia, Salerno, Roma, Milano, Lecce e Reggio Calabria.
Gli spostamenti quotidiani per accompagnare e riprendere i ragazzi sembrano preoccupare nella stessa misura i genitori spagnoli, e molto meno quelli tedeschi e francesi. Mentre il costo dei libri e del materiale necessario per la scuola è in cima alle preoccupazioni della maggior parte dei genitori intervistati in Spagna (70%), Francia (60%) e Germania (56%).
La parte migliore del ritorno a scuola: i bambini crescono e imparano
Timori a parte, tornare a scuola significa anche ricominciare a imparare, crescere, rivedere gli amici e socializzare. Per i genitori di tutti i paesi che hanno partecipato al sondaggio, il lato positivo più importante del ritorno a scuola è sapere che i bambini crescono e imparano. Anche la socializzazione è considerata uno degli aspetti positivi del ritorno a scuola, ma in misura minore rispetto all’apprendimento. Il fatto di avere più tempo per sé, con la riapertura delle scuole, non sembra essere molto importante per i genitori italiani (17%), a differenza di spagnoli (40%) e francesi (36%).
Attività extrascolastiche dei bambini
Per quanto riguarda le attività extrascolastiche, la maggior parte genitori (72%) intende iscrivere i ragazzi ad attività extrascolastiche e oltre il 31% dichiara di ricorrere a strumenti online (lezioni online, youtube, app) per aiutare i ragazzi con lo studio.
Quasi il 40% dei genitori italiani intervistati afferma di far frequentare ai figli dei corsi extrascolastici tra studio in anticipo delle materie scolastiche o materie in più come coding, programmazione o lingue. Queste attività extra o di sostegno scolastico vengono svolte per oltre un terzo online – soprattutto grazie a corsi online, app e video su youtube – e solo per il 16% in presenza con insegnanti o scuole private. Nel 22% dei casi, i genitori italiani si occupano in prima persona di supportare lo studio dei figli. Questo avviene molto meno negli altri paesi.
Per quanto riguarda le attività extrascolastiche – come lo sport, la musica o le lingue – solo il 7% dei genitori intervistati dichiara che i propri figli non ne hanno bisogno, il 72% dei genitori afferma che i figli seguiranno una qualche attività a partire da settembre, mentre il 22% vorrebbe ma non può. Tra le attività più popolari gli sport (soprattutto nuoto e calcio) e l’inglese. Ma troviamo anche gli scacchi e la canoa.