Microsoft segna per la prima volta una perdita: questo annuncio che fino a pochi anni fa sarebbe suonato come irreale è invece computato con precisione nel bilancio del quarto trimestre fiscale presentato ieri dal colosso di Redmond. La perdita ammonta a 492 milioni di dollari ed è dovuta all’iscrizione tra le passività di un pesante 6,2 miliardi di dollari per la svalutazione di aQuantive. La società specializzata in pubblicità online fu acquisita nel 2007 per meglio competere con Google: l’operazione però non solo non ha prodotto i risultati sperati ma si è dimostrata un flop da 9 miliardi di dollari di perdite nel giro di 5 anni.
Il primo, storico risultato negativo di Redmond era stato anticipato: senza contare la svalutazione straordinaria per aQuantive, Microsoft avrebbe registrato un ricavo di oltre 5 miliardi di dollari e un utile per azione di 67 centesimi, contro i 69 centesimi e 5,86 miliardi di dollari registrati l’anno scorso. Per questa ragione analisti e Wall Street sostengono che il colosso del software abbia presentato risultati migliori rispetto alle aspettative, ciò non toglie che siano partiti i primi campanelli di allarme. La concorrenza di Google si è fatta sentire e questo bilancio lo dimostra.
Ma il dato che più inquieta analisti e osservatori è il -13% nei ricavi generati dalle vendite di Windows nel settore consumer, dovuto alla stagnazione del settore ma anche per la sempre crescente preferenza degli utenti finali per smartphone e tablet che dirottano una parte consistente del budget un tempo destinato a deskstop e portatili. Sul sensibile calo del settore Windows consumer pesa non poco anche lo sconto per l’upgrade degli utenti di Windows 7 che potranno passare al nuovo Windows 8 a soli 14,99 dollari. Le cose vanno meglio nel settore business e professionale dove Microsoft segna +13% e anche nel settore Microsoft Office con +7%
Per quanto riguarda i prossimi mesi le previsioni di Redmond ssembrano pacate: nel settore consumer si prevede semplicemente che Windows torni a perdere meno o che raggiunga la parità rispetto al -13% attuale. Non sono state formulate previsioni di vendite per Surface, primo hardware costruito internamente da Microsoft, mentre tutte le carte sono puntate per il grande lancio del 26 ottobre quando Windows 8 sarà lanciato sul mercato accompagnato da numerosi nuovi sistemi desktop, notebook, tablet e convertibili.
Lo scontro con Google per la pubblicità online e le ricerche è stato diretto: la battaglia successiva nel campo mobile però ha spiazzato Microsoft perché è avvenuta troppo in fretta e dove non si aspettava. Ora gli utenti finali preferiscono un PC più datato per acquistare un nuovo smartphone o un tablet, settore dominato da Google con Android e da Apple con iPhone e iPad. Windows 8 porterà una ventata di rinnovi e di ricavi a Redmond ma ora la piattaforma unica durata decenni risulta meno totalizzante e anche meno potente rispetto a pochi anni fa, indipendentemente dalle quote di mercato.