I primi risultati Spotify evidenziano la guerra in corso per il dominio della musica in streaming in competizione con Apple: mentre il servizio svedese ora conta 75 milioni di utenti paganti rispetto ai 40 milioni di Apple Music, la piattaforma di Cupertino mostra tassi di crescita sensibilmente più elevati che, se mantenuti come previsto, porteranno presto al sorpasso di Apple Music su Spotify nel fondamentale mercato statunitense.
Obbligata dall’offerta pubblica iniziale (IPO) che ha visto l’azienda quotarsi per la prima volta sul mercato (con una offerta diretta, senza il sostegno delle banche, lo scorso 3 aprile), i primi risultati Spotify sono relativi al suo primo trimestre fiscale. Il servizio di musica in streaming vanta un totale di 170 milioni di utenti, di cui 75 milioni a pagamento, un numero in linea con le attese e pari a 4 milioni in più rispetto ai dati rivelati l’ultima volta a febbraio, quindi con una crescita di 2 milioni di abbonati al mese. Anche Apple Music sta crescendo al ritmo di 2 milioni di nuovi abbonati al mese, ma questo rappresenta una crescita del 5% mensile più sostenuta per Apple rispetto alla base di utenti totale, un vantaggio che se mantenuto porterà Apple Music a superare Spotify in USA già entro questa estate.
Tornando ai risultati Spotify, i ricavi sono pari a 1,14 miliardi di euro (+26%), come previsto dalla società ma inferiori alle attese di Wall Street, il margine è stato del 24,9% ma il titolo ha perso oltre il 7% nell’after market. A spaventare gli investitori è il sempre maggiore fiato sul collo di aziende quali Amazon e soprattutto Apple e le previsioni di un rosso per il 2018, pari a 330 milioni di euro.
Nello stesso periodo dello scorso anno, Spotify aveva registrato 902 milioni di dollari di ricavi. La perdita netta è stata pari a 169 milioni di euro, molto superiore a quella stimata dagli analisti. Nelle previsioni per il trimestre attuale si parla di 1,1-1,3 miliardi di euro di ricavi, contro 1,29 miliardi previsti dal mercato e 79-83 milioni di profitti, contro 82,1 milioni previsti dagli analisti. Contro la minaccia crescente di Apple Music, Spotify ha già adottato una strategia aggressiva che punta a potenziare la propria offerta di ascolto gratuita sostenuta dalla pubblicità, assente invece in Apple Music che propone solamente 3 mesi di prova gratuita.
Qualche giorno addietro sono trapelate novità per chi sfrutta gli account gratuiti Spotify sostenuti dalla pubblicità: è in arrivo una nuova interfaccia e funzioni che dovrebbero permettere agli utenti free di riprodurre canzoni a propria scelta, passando da una canzone all’altra, ma solo in determinati album. In altri, invece, sui quali comparirà un’apposita icona, sarà disponibile solo la classica riproduzione casuale.
Altra novità in arrivo sono le playlist on-demand: gli utenti free potranno ascoltare in qualsiasi momento ogni pezzo incluso in una delle 15 playlist in rotazione curate da Spotify. In arrivo cambiamenti anche per la modalità con la quale in servizio propone le playlist personali: si baseranno su algoritmi di machine learning, che il sistema tenterà di “apprendere” sulla base dei brani, delle sonorità e dei ritimi già apprezzati dall’utente.