I risultati Intel del terzo trimestre del 2015 sono in linea con le previsioni degli analisti e anche in miglioramento rispetto al trimestre precedente. Le note dolenti però arrivano confrontandoli con quelli dello stesso periodo dello scorso anno, da cui emerge un risultato operativo inferiore dell’8% e anche un calo degli utili netti del 6%.
Il fatturato trimestrale Intel Q3 2015 è di 14,5 miliardi di dollari, quindi sopra la media delle previsioni, mentre il margine lordo è del 63%, anche questo in linea con le aspettative. Il fatturato complessivo risulta stazionario rispetto al 2014: secondo il comunicato Intel, la crescita dei settori data center, Internet delle Cose e memoria non volatile ha compensato il fatturato inferiore della divisione client. Complessivamente Intel ha registrato un risultato operativo di 4,2 miliardi di dollari e utili netti di 3,1 miliardi di dollari, pari a un utile per azione di 64 centesimi.
Il punto dolente è proprio nella divisione client con un fatturato di 8,5 miliardi di dollari che segna un +13% rispetto al trimestre precedente ma in calo del 7% rispetto agli stessi mesi del 2014. Le vendite in calo nel mondo PC sono già state esaminate dalle più importanti società di analisi e l’andamento non può che nuocere al business di Intel. Tra i principali indiziati del calo il ritardo del rilascio dei processori Intel Skylake e anche un effetto iniziale di Windows 10 tiepido sulle vendite di PC. Ora i processori Intel Core di sesta generazione sono disponibili inoltre si prevede un rinnovo più massiccio di computer, sia per gli utenti che per le aziende, nei prossimi mesi. Se le due previsioni si avvereranno assisteremo a un leggero miglioramento nel mercato dei PC Windows e di conseguenza anche sul bilancio Intel.