Nei risultati dell’ultimo trimestre del 2011 Amazon registra un andamento poco brillante che raffredda le quotazioni del titolo in borsa. I ricavi anche se in crescita sono inferiori alle previsioni: il colosso dell’e-commerce punta tutto sugli investimenti di lungo termine per espandere la clientela a costo di ridurre al minimo i profitti oppure anche vendendo sotto costo come sta avvenendo con il Kindle Fire. Le vendite complessive sono pari a 17,43 miliardi di dollari, il 35% in più rispetto all’anno precedente ma inferiori ai 18,3 miliardi di ricavi previsti dagli analisti. Vanno meglio invece i profitti pari a 177 milioni di dollari, 38 centesimi per azione, mentre le previsioni degli analisti indicavano 17 centesimi per azione.
Per il trimestre corrente Amazon annuncia un risultato variabile, compreso tra 100 milioni di profitto oppure 200 milioni di perdite. Disomogenei i commenti degli analisti intervistati dal New York Times: alcuni evidenziano un possibile rallentamento nella crescita di Amazon, altro sottolineano la solidità dell’azienda e approvano la strategia tesa all’espansione. Sul bilancio e l’andamento corrente di Amazon infatti pesano i consistenti investimenti a lungo termine e l’obiettivo di continuare ad espandere la clientela anche a costo di ridurre al minimo i profitti, in alcuni casi anche sostenendo delle perdite.
Questa è la strategia adottata anche per il Kindle Fire, il tablet con schermo touch da 7″ venduto in USA a soli 199 dollari. Nella presentazione dei risultati Amazon non ha dichiarato il numero esatto delle unità vendute, indicando solamente che le vendite del comparto Kindle hanno registrato +177% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. Alcuni analisti stimano che Amazon potrebbe aver venduto fino a 6 milioni di Kindle Fire più alcuni milioni di ebook reader Kindle tradizionali.