Nell’immenso mare di rumor e indiscrezioni alternatesi nei mesi scorsi sui due prossimi modelli di iPhone 6, da 4,7 e 5,5 pollici, ampio spazio è stato dedicato alle risoluzione dei due schermi. Ancora una volta si torna in argomento con le congetture del giornalista John Gruber (via Macrumors), che scommette in una risoluzione di 1334×750 con una densità di pixel per pollici di 326 per il modello di iPhone 6 4,7 pollici, e in una risoluzione di 2208×1242 a 461 ppi per il modello phablet da 5,5 pollici. Ecco il perché di questa risoluzione iPhone 6.
Le congetture di Gruber, spiega lo stesso giornalista, sono interamente basate sulla logica e su corollari tecnici, e non su informazioni certe provenienti da fonti interne ad Apple. Ed allora, su queste premesse, il giornalista osserva che mantenere una densità di pixel per pollice sul modello di iPhone 6 4,7 pollici pari a 326, invero identica a quella dell’attuale iPhone 5s, sarebbe la scelta più coerente per Apple. Ed infatti, spiega Gruber, la risoluzione 1334×750 adattata ad un display con diagonale da 4,7 pollici renderebbe perfettamente l’idea di uno schermo completamente nuovo, sebbene la densità di pixel resti immutata e ferma a 326. Questo perché, nonostante si avrebbe ancora un display Retina 2x, ovvero dove ogni punto virtuale a schermo viene formato da una griglia di sub pixel quadrata da 2×2, la maggiore superficie dello schermo, permetterebbe di visualizzare più punti a schermo, con un incremento di spazio disponibile del 38%. In altre parole, qualsiasi elemento visivo su iPhone 6 4,7 pollici avrebbe la stessa identica dimensione attualmente riscontrabile su iPhone 5s, con l’ovvia differenza, però, che ogni schermata potrebbe visualizzare molti più contenuti che in passato. In estrema sintesi, questa risoluzione e questa densità di pixel permetterebbe di avere sul display un maggior numero di elementi visivi, ma di uguale dimensione rispetto a quelli attualmente presenti su iPhone 5 e 5s. Le icone, le scritte e qualsiasi oggetto grafico a schermo avrebbe, così, identica grandezza rispetto all’attuale modello di iPhone da 4 pollici, ma visualizzare più elementi conferirebbe al display maggiore efficienza.
Al contrario, questa risoluzione e questa densità di pixel sarebbe assolutamente inapplicabile ad iPhone 6 5,5 pollici. Per questo phablet, lo stesso giornalista auspica una risoluzione di 2208×1242 con una densità di pixel pari a 461 ppi e, dunque, un display Retina 3x, dove ogni punto virtuale a schermo venga rappresentato da una griglia di sub pixel quadrata da 3×3. Queste caratteristiche tecniche non solo permetterebbero di mostrare sul display maggiori contenuti rispetto ad iPhone 5s, ma soprattutto permetterebbe ad ogni contenuto di avere maggiori dimensioni. Inoltre, con una densità di pixel per pollice pari a 461, qualsiasi immagine a schermo apparirebbe perfettamente nitida.
Infine, Gruber commenta anche le voci passate riguardanti una presunta risoluzione di 1472×828 per entrambi i modelli di iPhone. Questo, però, spiega la fonte, avrebbe delle conseguenze non indifferenti e sicuramente negative: su iPhone 6 4,7 pollici renderebbe ogni elemento più piccolo del 10%, mentre sul phablet da 5,5 pollici ridurrebbe la densità di pixel per pollice a soli 307, invero di poco superiore alla prima generazione di Display Retina e inferiore all’attuale display di iPhone 5s. Insomma, tale scelta appare davvero inverosimile.
In ogni caso, la verità su iPhone 6 e sulle due presunte varianti da 4,7 e 5,5 pollici, sarà svelata il prossimo 9 settembre durante il keynote Apple, seguito in diretta dalla redazione di Macitynet.
