La notizia del programma Self Service Repair, con Apple che ha deciso di offrire a tutti parti originali, strumenti e manuali di servizio, è stata una sorpresa per molti, inclusa iFixit, l’azienda che vende parti di ricambio, nota a tutti per le sue guide allo smontaggio di Mac e altri prodotti di Apple.
iFixit è – tra le altre cose – da sempre una forte sostenitore del “diritto alla riparazione”, l’obbligo per i produttori di progettare e realizzare dispositivi in qualche modo riparabili ma anche di rendere disponibili pezzi di ricambio e fornire le istruzioni per la riparazione dei prodotti.
L’annuncio di Apple ha colto di sorpresa i vari sostenitori del “right do repair” e da iFixit il nuovo programma della Mela è indicato come una “concessione notevole”, un “cambiamento totale di prospettiva”. Molti evidenziano come finora a Cupertino avesse fatto orecchie da mercante e che forse dietro questo programma c’è anche la pressione di legislatori che sempre più in tutto il mondo mirano a limitare l’obsolescenza programmata e a ridurre l’impatto ambientale.
In attesa di comprendere meglio alcuni dettagli, Nick Leahy, portavoce di Apple, ha fatto sapere al sito The Verge che l’idea era in programma “da oltre un anno”.
iFixit sottolinea che con questo programma Apple aumenterà il suo controllo sul mercato delle parti di ricambio; potrà decidere come e quando ritirare determinati prodotti, rendendoli obsoleti e rendendo difficoltoso riparare determinati prodotti senza l’effettiva disponibilità di parti di ricambio.
Più in generale, i sostenitori del diritto alla riparazione accolgono ad ogni modo con favore l’iniziativa di Apple, ma attendono di saperne di più, prima di gridare al miracolo. “Il diavolo si nasconde nei dettagli”, osserva la coalizione Right to Repair. U.S. PIRG, che riunisce gruppi che si occupano della tutela dei consumatori, ritiene che il programma di Apple non sembra completo come previsto invece da alcune legislazioni in discussione in diversi stati americani.
Big cave by Apple, but the devil is in the details. This is far off the requirements of #righttorepair but proves that legislators are on the right track making similar requirements more broadly. https://t.co/Ms99LIgwcc
— Right to Repair (@RepairCoalition) November 17, 2021
Il Self Service Repair sarà disponibile all’inizio del 2022 negli Stati Uniti e verrà esteso ad altri Paesi nel corso del 2022. Apple offrirà un vero e proprio store con più di 200 parti originali singole e strumenti, che permettono di completare le riparazioni più comuni per iPhone 12 e iPhone 13, e successivamente per i Mac con chip M1.