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Riparazione iPhone in garanzia dietro l’angolo? Non è detto che abbiate diritto a recarvi presso un centro autorizzato e ad ottenerla, almeno secondo Apple, e un documento finalmente reso noto da Business Insider, svela quali sono le politiche che stanno dietro alla decisione. Il fascicoletto è intitolato “Visual/Mechanical Inspection Guide” (VMI) e viene fornito al personale dei centri di assistenza autorizzati. Esiste da anni, ma fino ad oggi era rimasto accuratamente celato agli occhi di Internet.
Nelle 22 pagine che vediamo si fa, in realtà, riferimento solo ad iPhone 6, 6s, 7 e Plus, ma probabilmente la maggior parte delle informazioni sono generali e permettono di capire come funzionano le policy della Mela per la riparazione, in quali casi Apple decide di riparare un prodotto in garanzia, fuori garanzia o non fornisce assistenza.
La guida, che vediamo qui mostra alcune schermate di una versione ( è divisa in tre sezioni: la sezione verde mostra problemi per i quali Apple offre il servizio in garanzia di iPhone, la sezione gialla riporta problemi per i quali Apple offre assistenza fuori garanzia e quella rossa esempi di problematiche per i quali non è offerta alcuna assistenza.
La presenza di quelli che sembrano residui sotto il display, il disallineamento della gomma che protegge la fotocamera FaceTime e sottili righe sul vetro frontale sono esempi di problematiche per le quali è offerta assistenza in garanzia. Danni causati da liquidi, la corrosione di elementi interni, fratture allo schermo LCD, danni al connettore audio/Lightning, piegatura all’alloggiamento, danni all’altoparlante e abrasioni sono esempi di problematiche che possono essere risolte ma non in garanzia.
Esempi nei quali non è fornita assistenza su iPhone sono: configurazioni (colori, dimensioni, modelli) diverse da quelle che dovevano essere originariamente, evidenti manomissioni intenzionali, dispositivi con parti disassemblate o mancanti, prodotti con batterie non originali, danni accidentali o derivanti da disassemblaggio, interventi di assistenza e modifiche non autorizzate, danni “irreparabili” (unità distrutte e con elementi separati in pezzi multipli).
Apple ha anche previsto specifiche regole per la una riparazione iPhone in garanzia quando danneggiati dalla presenza di liquidi. Agli addetti è chiesto di ispezionare esternamente e internamente i dispositivi individuando segni dai quali si comprende se è avvenuto il contatto con acqua e altri liquidi; in caso affermativo sono tenuti a negare assistenza e proporre i servizi fuori-garanzia.
Secondo alcuni dipendenti della Mela, la guida è solo un riferimento, generalmente usata a scopo di formazione; le potenziali problematiche sono tante, alcune di queste spesso non sono evidenziate in guide di questo tipo e quando possibile si preferisce offrire un altro dispositivo nuovo o “dotato delle stesse prestazioni e affidabilità”.
Le regole in questione non valgono per chi ha AppleCare+, un prodotto assicurativo che include fino a due anni di assistenza telefonica dei tecnici, di copertura hardware; comprende anche due interventi per danni accidentali, ciascuno a un costo addizionale di € 29 (per i danni al display) o 99 euro (per i danni di altro tipo). La garanzia riguarda unicamente l’iPhone e gli accessori originali forniti in dotazione.